Comitato Savonese Acqua Bene Comune contro il Pd: “Giù le mani dall’acqua”

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Savona. Domani, martedì 22 marzo (Giornata Mondiale dell’Acqua), le attiviste e gli attivisti del Comitato Savonese Acqua Bene Comune saranno davanti alla sede provinciale del Partito Democratico in Via Sormano a Savona, «per denunciare come il Governo Renzi/Madia e il loro partito, che ne è “azionista di maggioranza”, stanno, a livello parlamentare, stravolgendo la Legge di Iniziativa Popolare del Movimento per l’Acqua del 2007 e cancellando l’esito referendario del giugno 2011 con il Testo Unico sui servizi pubblici locali, decreto attuativo della Legge Madia n. 124/2015».

«Stiamo chiedendo — dichiarano in una nota gli attivisti del comitato — attraverso lettere inviate ai dirigenti del PD savonese in questi giorni, e chiederemo domani davanti alla loro sede provinciale, che essi si attivino nei confronti dei loro parlamentari (Giacobbe e Vazio) e dei loro dirigenti nazionali, affinchè vengano ritirati gli emendamenti in Commissione Ambiente della Camera che stravolgono la Legge del 2007 e di modificare nella sostanza il Testo Unico sulla Pubblica Amministrazione al fine di rispettare l’esito del referendum del 2011. Se così non fosse ci chiediamo ma, soprattutto, si chiedono quelle cittadine e quei cittadini savonesi che votarono nel giugno 2011, come è possibile che questo partito sostenga la gestione pubblica nella nostra provincia e poi accetti che a livello nazionale queste loro scelte vengano messe in discussione anzi, vengano del tutto negate».

«La contraddizione — prosegue la nota — è evidente a tutte e tutti: se viene stravolta la Legge di Iniziativa Popolare del Movimento per l’Acqua e rimane inalterato il Decreto Madia sarà chiara la volontà del Governo e del Partito Democratico, a tutti i livelli, di voler consegnare l’Acqua e i Servizi Idrici nella mani della finanza e del mercato. Altro che gestione pubblica. Come Comitato Savonese Acqua Bene Comune abbiamo accettato, con grande senso di responsabilità e prendendo atto della situazione oggettiva savonese, la scelta di una gestione attraverso delle SPA».

«Sia chiaro che di fronte a queste scelte del Governo e in assenza di chiare prese di posizione contrarie da parte del PD savonese, le cose non potranno continuare ad essere come prima. E non pensino, Governo e PD, di trovarci silenziosi e rassegnati. Saremo in campo con forza, determinazione, rabbia ed allegria per arrivare ad una gestione davvero pubblica e partecipata attraverso Aziende Speciali Consortili che sono state fino ad oggi negate nella nostra provincia», conclude il Comitato Savonese Acqua Bene Comune.