Liguria: giovedì l’Assemblea regionale Confcooperative

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Genova. Le cooperative si riuniscono per riflettere sul futuro della Regione nei temi di sviluppo, territorio e solidarietà. L’assemblea congressuale di Confcooperative Liguria 2016 si terrà giovedì 17 marzo, a partire dalle 9.00, presso la Camera di Commercio, Sala del Consiglio, di via Garibaldi 4, alla presenza del presidente della Regione Giovanni Toti, del sindaco di Genova Marco Doria e del vescovo ausiliario Monsignor Nicolò Anselmi.

Per Confcooperative saranno presenti il presidente regionale Stefano Marastoni e il presidente nazionale Maurizio Gardini, per fare il punto sullo sviluppo futuro del movimento cooperativo. Sono invitati, infatti, i delegati di oltre 500 cooperative, con un numero di soci, lavoratori e addetti raggiunge le 15 mila persone, per oltre 400 milioni di euro di fatturato. Imprese che, oltre a generare lavoro e ricchezza sul territorio, rappresentano punti di coesione sociale che rafforzano il senso di comunità. Un’altra notizia decisamente positiva è che l’occupazione cooperative è prevalentemente “rosa”. Il 56,9% degli addetti, infatti, è donna. Infine, l’8,6% del totale degli occupati nelle cooperative sono stranieri provenienti da paesi extra U.E.

All’incontro parteciperanno anche diversi consiglieri regionali e responsabili di associazioni datoriali, sindacali e di terzo settore. Il fulcro del congresso sarà l’approfondimento di nuovi scenari e nuove vie per rilanciare sviluppo economico e sociali su basi solidaristiche, con particolare attenzione al futuro del mondo cooperativo italiano, verso un’unica associazione che racchiuderà tutte le organizzazioni nell’Alleanza delle Cooperative.

«Un risultato straordinario – ha sottolineato Stefano Marastoni, presidente regionale Confcooperative – probabilmente senza precedenti nella storia dell’associazionismo imprenditoriale italiano, che rappresenta per noi una occasione per mettere in luce la peculiarità cooperativa anche per il futuro della nostra Regione. Non vuole certo dire che perderemo la nostra storia e i nostri valori, ma che avremo finalmente una grande casa comune in cui poter perseguire con forza gli obiettivi e portare i contenuti del nostro essere cooperatori. Questo sicuramente impone e imporrà anche a noi di cambiare qualcosa e di guardare con occhi nuovi alla cooperazione: dobbiamo guidare il cambiamento per non esserne inevitabilmente travolti. La sfida è e sarà proprio riuscire a guardare all’Alleanza delle Cooperative con occhi nuovi, mente vivace e pronta a creare, e cuore pieno di speranza e fiducia».