Difficoltà per i lavoratori in somministrazione presso l’ASL 2 Savonese

Luigi de Vincenzi (Pd) ha presentato in Consiglio regionale Punti interrogativiun’interrogazione, sottoscritta dal collega di gruppo Giovanni Lunardon in cui ha chiesto che il sistema adottato dall’ASL 2 delle chiamate pubbliche attraverso i Centri per l’Impiego, che prevedono la formazione di graduatorie in base a ISEE e l’anzianità di disoccupazione, non penalizzino i 25 i lavoratori in somministrazione impiegati presso l’ASL 2 Savonese, attualmente dipendenti dall’agenzia di somministrazione Lavorint SpA. Si tratta di 13 videoterminalisti, 3 operatori tecnici, 4 autisti, 3 barellieri, 1 operatore tecnico pedone e 1 collaboratore amministrativo.

«Tra di loro – ha spiegato – vi sono persone che lavorano in somministrazione dal 2007, tramite le diverse agenzie di somministrazione che, in questi anni, hanno avuto il servizio in appalto ma, siccome non sono considerati lavoratori subordinati all’ASL 2 in quanto dipendenti della Lavorint SPA e, poiché non sono disoccupati vengono penalizzati dalla procedura individuata dall’ASL che non considera la professionalità acquisita negli anni».

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha chiarito che tutti i lavoratori in somministrazione impiegati presso l’Azienda in questione sono operatori tecnici di un profilo per il quale sono obbligatorie le assunzioni tramite selezione, effettuati tra gli iscritti nelle liste di collocamento ed in quelle di mobilità. Essi sono stati avviati numericamente alla selezione secondo l’ordine delle graduatorie. Nel novembre 2015 l’Azienda ha inviato in Regione un piano pluriennale di assorbimento del personale interinale che prevede, per il 2016, l’assunzione di 10 persone di categoria B, in sostituzione di altrettanto personale interinale.

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La Regione ha autorizzato queste assunzioni. L’assessore ha spiegato, tuttavia, che la situazione adesso «appare piuttosto complessa e ulteriormente complicata dal processo di ricollocazione del personale delle Province». Infatti una D.G.R del 2014 ha stabilito il divieto di assumere personale amministrativo del Comparto, con qualunque tipologia contrattuale, nelle more del completamento dei processi di riforma delle Province. Pertanto è prioritario l’assorbimento del personale delle Province.

De Vincenzi ha ribadito che è necessario dare una risposta a lavoratori che hanno dato un grosso contributo lavorativo. “Un risposta tecnica che non ci soddisfa e che non risponde alle esigenze dei lavoratori interinali dell’Asl 2. Serve subito un tavolo tecnico”, il consigliere ha poi ribadito in una nota stampa: “Francamente – precisa De Vincenzi – ci aspettavamo qualcosa di più: una risposta politica in grado di salvaguardare le esigenze di questi lavoratori, magari con l’individuazione di criteri capaci di dare una prospettiva a persone che da tempo lavorano con grande professionalità. Sono anni che queste persone vengono impiegate nell’Asl 2 e in questo lasso di tempo hanno maturato una professionalità di tutto rispetto, che non può e non deve andare sprecata”.

Proprio per questo De Vincenzi e Lunardon chiedono l’attivazione “di un tavolo tecnico a cui partecipino l’azienda, i lavoratori, i sindacati e le istituzioni, in modo che si possa verificare l’esistenza di criteri e condizioni premiali nell’ambito della selezione prevista in grado di salvaguardare il futuro lavorativo di queste persone”. Secondo i due esponenti del Pd serve “un percorso adeguato, affinché queste persone non vengano penalizzate dopo aver lavorato tutti questi anni (si parla quasi di un decennio in alcuni casi) nella pubblica amministrazione. Questi non sono certo lavoratori di serie B”.