Chiusura della Casa Circondariale di Savona, Piana: “cosa farà la Regione”?

Alessandro Piana (Lega Nord Liguria-Salvini) ha chiesto l’orientamento della giunta regionale rispetto alla chiusura del carcere Sant’Agostino di Savona, decisa dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando, «senza avere un progetto alternativo avviato sul territorio, in quanto per la nuova Casa Circondariale di Cairo Montenotte non ci sono certezze di realizzazione per almeno i prossimi quattro anni. Appare poco razionale che Savona venga privata del carcere solo perché, com’è emerso, il Governo italiano e il Guardasigilli non sono riusciti a trovare una soluzione concreta alla situazione di sovraffollamento, particolarmente accentuato al Sant’Agostino dove, da anni, gli agenti di Polizia Penitenziaria si trovano a lavorare in condizioni inumane». Piana, inoltre, ha manifestato preoccupazione per il futuro dei 55 agenti che lavorano nel carcere e perché, se ci sarà anche l’accorpamento del carcere di Imperia con quello di Sanremo, ci sarà una sola casa circondariale nell’arco di 150 chilometri.

Per la giunta ha risposto l’assessore alla sicurezza sociale Sonia Viale che ha precisato di non avere competenza su queste decisioni, che spettano al Governo, «tuttavia posso esprimere un parere politico sull’opportunità o meno di scelte del genere» e ha rilevato che i dati relativi alla crescita dei reati inducono a dare una risposta chiara e concreta e «la chiusura di un carcere sicuramente aumenta la percezione di insicurezza da parte dei cittadini». L’assessore ha quindi assicurato il proprio impegno, insieme al presidente della giunta Giovanni Toti, per fare pressioni sul governo affinché un presidio sia comunque mantenuto a Savona.
Piana si è dichiarato soddisfatto.