Liguria, Rossetti: “bene l’apertura del Tavolo della Legalità”

Il Tavolo della Legalità che si è riunito questa mattina al Teatro dalla rossettiGioventù si è rivelato un appuntamento molto importante, grazie anche alla presentazione del IX Rapporto della Sicurezza urbana in Liguria realizzato dall’università di Genova.

Un’occasione, secondo il consigliere regionale del Pd Pippo Rossetti, «per riflettere ancora una volta su temi come antimafia, anticorruzione e, appunto, legalità, che ci consente di parlare nuovamente della proposta di legge che, come Partito Democratico, abbiamo presentato nelle scorse settimane proprio su questi argomenti e che oggi richiamiamo in Commissione. Una pdl il cui sottotitolo è “Iniziative regionali per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e per la promozione della cultura della legalità” le cui direttive principali sono: l’educazione (non solo degli studenti ma anche dei dipendenti regionali) e i contributi economici per finanziare le iniziative a favore della legalità».

«Si è rivelata molto interessante la presentazione del Rapporto della Sicurezza urbana in Liguria a cura del preside della Scuola di Scienze sociali dell’Università di Genova Realino Marra, durante la quale si è parlato di illegalità percepita ed effettiva», commenta Rossetti: «A volte i cittadini si sentono insicuri anche quando i crimini diminuiscono, perché la sicurezza si fonda non solo sul numero di azioni criminali ma anche sulla percezione che ha la gente del quartiere o della città in cui vive. Per questo motivo, oltre al rispetto della legge, sono importanti anche altri interventi come la manutenzione delle strade, l’illuminazione pubblica e la presenza di vigili urbani o carabinieri sul territorio. Mi ha fatto molto piacere, infine, che l’assessore Sonia Viale abbia invitato a questa riunione pubblica del Tavolo della Legalità il magistrato Ferdinando Imposimato, con cui ho avuto il piacere di collaborare quando ero uno studente universitario su temi come il narcotraffico e la tossicodipendenza».

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