Taglio del nastro per il nuovo Biodigestore di Ferrania Ecologia a Cairo Montenotte

1 Cairo M. - inaugurazione Ferrania Ecologia


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Taglio del nastro per il Biodigestore di Ferrania Ecologia, sito in via Strada della Diga n. 9 nella frazione Ferrania di Cairo Montenotte. Respinti i ricorsi di associazioni ambientaliste, la simbolica cerimonia di presentazione è avvenuta questa mattina, sabato 13 febbraio, alla presenza degli amministratori regionali e locali, e Biodigestore inizierà ad entrare a regime nelle prossime settimane.

Realizzato da Ferrania Ecologia S.r.l., l’impianto, il primo in Liguria, “trasforma i rifiuti organici in energia elettrica e compost attraverso un processo naturale compatibile e rispettoso dell’ambiente e del territorio in cui si trova. La sua attività sarà avviata con la trasformazione della prima tonnellata di Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano (FORSU), conferito attraverso la raccolta differenziata organizzata dai Comuni”.

Soddisfazione per il primo esito del progetto che vede impegnati in obiettivi comuni pubblico e privato, hanno espresso il presidente  della Regione Liguria Giovanni Toti, il Presidente della Provincia di Savona Monica Giuliano e il Sindaco di Cairo Montenotte Fulvio Briano.

Esprime natruralmente soddisfazione anche Claudio Busca, Presidente di Ferrania Ecologia: “Questo progetto è stato avviato nel 2011 e oggi vede la luce”, dichiara. “Nonostante le lungaggini burocratiche e operative, data la complessità dell’intervento, ho sempre creduto nella realizzazione dell’impianto: la costanza e disponibilità che abbiamo incontrato a tutti i livelli – funzionari, dirigenti, politici che hanno condiviso le scelte imprenditoriali, ai quali va un particolare ringraziamento per la loro lungimiranza – nonché la collaborazione con due importanti gruppi imprenditoriali partner nell’iniziativa, hanno permesso di raggiungere questo importante risultato.

L’inaugurazione offre la possibilità ai partecipanti di rendersi conto che l’impianto non è inquinante né pericoloso, che opera nel massimo controllo ambientale e in condivisione con la comunità del territorio. Voglio pertanto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa opera, auspicandoci che l’operazione avviata sia solo l’inizio di una durevole e proficua collaborazione con tutto il territorio Ligure”.

Aggiunge Stefano Messina, Presidente Gruppo Messina: “Questo è per noi un giorno molto significativo: si tratta di un passo decisivo nel percorso di re-industrializzazione del sito di Ferrania. Negli ultimi dieci anni abbiamo investito ingenti risorse su questo territorio, in particolare nel settore delle energie rinnovabili, nonostante le difficili condizioni di mercato, soprattutto fotovoltaico”.

“Questa operazione rappresenta un nuovo modello di investimento”, prosegue Messina, “nel quale si incontrano competenze, professionalità ed esperienze diverse di realtà che condividono gli stessi valori, e ci auguriamo che possa rappresentare un esempio per percorsi futuri: Ferrania Ecologia è la dimostrazione che in Liguria, a dispetto della crisi, è ancora possibile fare impresa, portando avanti operazioni imprenditoriali con sinergie tra gruppi diversi, mettendo le proprie competenze a fattor comune per dare vita a progetti di grande rilievo per il territorio”.

Conclude Antonio Gozzi, Presidente Duferco Energia: “Sono contento di aver avviato questa collaborazione con due realtà importanti come Finemme – Gruppo Messina e con FG Riciclaggi, unendo le forze per la realizzazione del primo biodigestore della Liguria”, afferma. “Questa è un’opera importante per la nostra regione. Spero che questa collaborazione possa proseguire e possa produrre molti risultati positivi, nonché dare vita ad altre iniziative analoghe”.
Ferrania Ecologia Srl – Ferrania Ecologia Srl, partecipata al 50% da FG Riciclaggi e al restante 50% da Liguria Ecologia Srl (a sua volta composta da Duferco Energia SpA e da Finemme – finanziaria del Gruppo Messina) è la società creata per realizzare e gestire il biodigestore, capace di trattare sino a 45.000 t/anno di FORSU (30.000 di umido e 15.000 di verde), con un investimento di circa 13 milioni di euro.

Primo ad essere realizzato in Liguria, l’impianto – che occupa una superficie totale di circa 20.000 m² (fabbricati circa 7.600 m², piazzali e impianti tecnici circa 9.000 m² e superfici a verde circa 3.400 m²) – si propone come «un importante punto di riferimento per tutto il territorio in quanto è in grado di offrire alle amministrazioni pubbliche un’alternativa concreta allo smaltimento in discarica dei rifiuti organici, trasformando il “problema” in una vera e propria risorsa per la collettività».