Genio e libertà: a Savona ultimi giorni per la mostra dedicata a Saba Telli

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Savona. Ultimi giorni di apertura della mostra dedicata ad Antonio Saba Telli. Il folto pubblico –non solo “savonese”- ha dimostrato una grande attenzione al Maestro albisolese frequentando con attenzione ed entusiasmo i locali del Palazzo del Commissario al Priamar. Ha colpito in particolare la vastità delle opere presenti e l’obiettivo perseguito nel presentare le opere, sia pittoriche che ceramiche, rappresentative di tutto il percorso artistico. L’esplosione cromatica e la fantasia incontenibile di Antonio hanno fatto il resto.

Grazie agli approfondimenti durante la preparazione della mostra ed agli spunti successivi in fase di realizzazione della conferenza del 23 gennaio, sono emersi i tratti salienti della personalità artistica ed umana del Maestro.

L’obiettivo dell’evento, oltre a mostrare la produzione pittorica e ceramica del Sabatelli albisolese ed internazionale, a quasi 15 anni dalla sua scomparsa, era proprio quello di esaminare a fondo il suo pensiero e il suo stile di vita, oltre che le sue influenze creative: osservare l’uomo celato dietro l’artista.

Da questa esigenza, molto avvertita dai curatori ma anche da chi ha conosciuto il Maestro in vita, sono emerse sicuramente le considerazioni più interessanti ed originali al riguardo. Sabatelli vicino a Luigi Spazzapan nel gesto creativo e nel modo di intendere l’arte, durante tutta la sua esistenza ha fatto sue le idee di Andrea Caffi, finissimo e dimenticato pensatore e filosofo, conosciuto a Parigi nel 1947. L’isolamento del Maestro, ritenuto iroso ed assoluto, è stato in realtà l’isolamento dei grandi, proprio come Spazzapan e Caffi, di coloro che nel perseguire fino in fondo i propri ideali hanno pagato in prima persona la superficialità e l’ incomprensione della società, votata invece ad un edonismo facile e cieco.

Proprio in questo atteggiamento appartato ma consapevole ed attento, preparato culturalmente e aggiornato nel dettaglio degli avvenimenti della storia contemporanea, va delineandosi l’aspetto saliente di Sabatelli. Egli nell’arte, e soprattutto nel gesto creativo immediato e non ponderato proprio come teorizzato da Spazzapan, trova il mezzo per esprimersi e la giustificazione per sopportare il quotidiano fatto di uomini mediocri che dalla mediocrità non aspiravano a sottrarsi.

Queste ed altre considerazioni saranno affrontate sabato 13 febbraio, in occasione dell’ultima visita guidata ad Albissola Marina. Il ritrovo è sempre presso il Mu.D.A. Centro Esposizioni di Via dell’Oratorio alle ore 16,00.

Sarà l’occasione, per coloro che hanno visitato la mostra, per approfondire alcune tematiche e scoprire altre opere dell’artista disseminate nella cittadina. Presso il Mu.D.A. sarà possibile assistere ad una breve introduzione all’artista, ripercorrendo gli esordi ad Albisola, presso le fornaci Mazzotti e di Bartolomeo Tortarolo, il soggiorno torinese, presso l’artista Luigi Spazzapan, il periodo parigino, dove Sabatelli frequentò Andrea Caffi e gli artisti di Co.Br.A., i numerosi viaggi in Europa e in Oriente e il rientro ad Albisola negli anni ’50. Nella cittadina ligure, pur con i limiti del carattere difficile incline all’isolamento polemico, il Maestro si espresse ad altissimo livello in ceramica e pittura ed aprì la fornace/laboratorio “Fornogalleria La Ruota”.

Si potranno ammirare altre opere di Sabatelli esposte al Mu.D.A in modo permanente e temporaneo, quindi passare nel celebre borgo di Pozzo Garitta, cuore pulsante della produzione ceramica, ripercorrere la “Passeggiata degli Artisti”, che conserva un pannello di Saba Telli, ed infine “approdare” nella sede delle Ceramiche San Giorgio di Albisola, frequentata dall’artista per un breve periodo.