Liguria, la Regione dà il via libera alla Legge sulla crescita: ecco le novità

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Regione Liguria. Il Consiglio regionale con 16 voti a favore (maggioranza di centro destra) e 15 astenuti (minoranza) ha approvato durante la seduta di ieri – martedì 2 febbraio – il disegno di legge 38 Legge sulla crescita.

OBIETTIVI – Il testo di legge si pone come obiettivi la promozione degli investimenti, della crescita e dell’occupazione.

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RISORSE – La Regione attuerà una sinergia tra diverse fonti di finanziamento, comprese quelle statali e comunitarie. Per attuare gli obiettivi della legge, la Giunta può rimodulare la spesa programmata. Vengono destinate al finanziamento della legge le risorse derivanti dalla riduzione dei costi conseguenti alla razionalizzazione degli affitti passivi e alla vendita del patrimonio regionale non destinato a fini istituzionali.

AGEVOLAZIONI FISCALI PER LE IMPRESE – La Regione adotta misure di agevolazione fiscale sull’IRAP, anche tramite l’esenzione totale fino ad un massimo di cinque anni, a beneficio di determinati settori produttivi.

ATTRAZIONE DEGLI INVESTIMENTI – Per attrarre investimenti e lo sviluppo di attività di imprese e reti d’impresa in Liguria, la Regione può stipulare Accordi di localizzazione con imprese che investano in nuove attività produttive, turistiche e nel terziario purché mantengano l’insediamento per un periodo minimo di cinque anni. Questi accordi possono prevedere, oltre alle agevolazioni sull’Irap, sostegni economici alle imprese per creare nuovi posti di lavoro e realizzare nuovi insediamenti. Il testo di legge prevede un Programma di internazionalizzazione per attrarre imprese estere e attrarre flussi di capitale per investimenti utilizzando risorse della programmazione comunitaria. Le legge favorisce l’insediamento e lo sviluppo delle imprese ad alta tecnologia introducendo una specifica premialità nei bandi regionali per il finanziamento di queste imprese.

NUOVI STRUMENTI PER L’ACCESSO AL CREDITO – La Regione favorirà l’accesso delle micro, piccole e medie imprese agli strumenti innovativi di finanziamento in capitale di credito e in capitale di rischio sul mercato.

FONDO STRATEGICO REGIONALE – Verrà costituito un Fondo Strategico Regionale che può essere costituito ed implementato da risorse regionali, fondi nazionali e comunitari, da fondi rotativi esistenti, da proventi di dismissioni mobiliari e immobiliari delle Regione o di sue partecipate. Il Fondo può essere utilizzato per consentire l’emissione di strumenti di debito e l’assunzione di finanziamenti da istituzioni comunitarie, nazionali che sul mercato privato e può assumere partecipazioni di minoranza, o strumenti finanziari equivalenti in imprese di rilevante interesse regionale.

AGRICOLTURA E AREE INTERNE – La Regione concentrerà le risorse, soprattutto i Fondi europei FEASR e FEAMP, promuovendo l’aumento della dimensione delle imprese, la promozione dei prodotti regionali e la loro qualità, lo sviluppo di nuove imprese agricole o forestali, l’incentivazione dei giovani agricoltori nella titolarità d’impresa rafforzando la funzione di presidio territoriale delle imprese agricole o forestali che operano nelle zone svantaggiate della Liguria o in zone con particolari vincoli ambientali.

CULTURA E SPETTACOLO – Verranno semplificate e rinnovate le procedure per il sostegno di enti, progetti e interventi in materia di cultura e spettacolo. Il sostegno ordinario è commisurato esclusivamente all’entità degli aiuti fissati dallo Stato, i contributi eccedenti rispetto a questi possono essere concessi sulla base di criteri stabiliti dalla Giunta regionale basati sulla più estesa diffusione sul territorio regionale delle iniziative; sul coinvolgimento di una pluralità di enti, pubblici o privati, o realtà territoriali; sull’innovatività e qualità delle iniziative; sulla capacità di incidere sullo sviluppo turistico ed economico del territorio.

BRAND TURISTICO LIGURE NEL MONDO – Sono previste iniziative per potenziare i flussi turistici creando una stazione integrata di traffico internazionale dalla quale partano collegamenti veloci di eccellenza; verranno potenziati brands di eccellenza da promuovere internazionalmente; la ricerca mirata di mercati internazionali di nicchia e di qualità e la riorganizzazione delle professioni turistiche.

FORMAZIONE E LAVORO – Il testo di legge attiva meccanismi di premialità a favore delle imprese che attiveranno percorsi di alternanza scuola-lavoro; si procede all’accreditamento di servizi per l’impiego gestiti da soggetti privati; vengono introdotti interventi formativi per favorire l’apertura di nuove imprese destinati sia ai giovani, sia agli adulti fuoriusciti dal mercato del lavoro; viene promossa per i giovani in servizio civile una formazione finalizzata all’inserimento nel volontariato di protezione civile ed antincendio boschivo.

INFRASTRUTTURE – La Regione si impegna a realizzare la diga portuale di Genova, il completamento del raddoppio della linea ferroviaria Andora-Ventimiglia, la gronda autostradale, il Terzo valico dei Giovi, la Pontremolese, un nuovo terminale/area logistica nel porto di Genova che consenta l’utilizzo delle aree dismesse, una stazione intermodale di turismo passeggeri treno/aereo/nave, il potenziamento dello scalo aeroportuale di Genova. Verranno snellite le procedure di controllo delle merci imbarcate, sbarcate o in transito nei porti liguri. La Regione proporrà la creazione di una zona franca nell’area portuale, intermodale e industriale di Genova

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE – La Regione può sottoscrivere accordi con gli Enti Locali per razionalizzare ed efficientare i costi dell’esercizio anche attraverso investimenti sul rinnovo del parco mezzi e le politiche del personale.

DIBATTITO PUBBLICO E PROCEDURE PIÙ SEMPLICI NEGLI APPALTI – Per la realizzazione di opere di rilievo, la Regione definisce le procedure per una forma di dibattito pubblico sulla base di un adeguato livello di progettazione e promuove il ricorso a tecniche di finanziamento mediante capitali privati e il ricorso all’istituto della finanza di progetto. Sono previste semplificazioni nelle procedure per gli appalti pubblici con la nascita di un tavolo permanente di raccordo tra la SUAR e le stazioni appaltanti della Città Metropolitana di Genova, delle Province liguri e del Comune di Genova.

RECUPERO E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO – La Regione, per supportare i Comuni, può stipulare convenzioni per la predisposizione dei piani urbanistici comunali e promuovere interventi per valorizzare il patrimonio pubblico, con particolare attenzione all’edilizia scolastica.

AREE DEMANIALI MARITTIME – Vengono previste misure per interventi di difesa dall’erosione costiera , il ripascimento delle spiagge e viene promosso lo sviluppo e la tutela delle attività che offrano garanzie di servizio al pubblico e che assicurino un proficuo uso delle aree demaniali.

EFFICIENZA ENERGETICA – La Giunta avvia un programma pluriennale per sostenere interventi su immobili residenziali pubblici e privati attivando un sostegno finanziario per i condomini (erogazione di contributi a fondo perduto a parziale copertura dei costi).

SVILUPPO DEL DIGITALE IN LIGURIA – La Giunta regionale adotta un piano per la digitalizzazione delle procedure amministrative regionali rivolte a cittadini e imprese.

RICERCA SCIENTIFICA E LA FORMAZIONE UNIVERSITARIA – Saranno attuate misure per attrarre ricercatori stranieri ed italiani che operano presso istituzioni scientifiche straniere, per sviluppare collaborazioni e sinergie tra centri di ricerca ed imprese nei settori di specializzazione del territorio. Il testo di legge prevede, fra l’altro, la promozione della ricerca con università italiane e straniere e con imprese attraverso specifici dottorati di ricerca o assegni di ricerca affinché l’attività sia svolta anche presso enti privati, autorità indipendenti o autorità amministrative.

SEMPLIFICAZIONI IN MATERIA DI VIA – Il testo di legge prevede la revisione delle normative in campo ambientale riorganizzando le procedure in modo da evitare duplicazioni ed aggravanti procedurali e unificando all’interno della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale le procedure e le autorizzazioni ambientali necessarie.

CABINA DI REGIA E MONITORAGGIO – Il testo di legge prevede l’istituzione di una Cabina di regia con la rete delle Camere di Commercio, per individuare le priorità di intervento e definirne il crono programma. Vengono istituiti gli Stati generali dell’economia, che dovranno monitorare e verificare l’andamento e l’efficacia dei progetti avviati, e a cui parteciperanno anche le associazioni regionali più rappresentative dei lavoratori, delle imprese, degli ordini professionali e dei rappresentanti del terzo settore.

Approvati alcuni emendamenti presentati dalla giunta e dalla minoranza: in particolare uno presentato da Luca Garibaldi (Pd), che inserisce il tunnel della Fontanabuona fra le infrastrutture prioritarie, approvato anche un altro emendamento del Pd per abbattere le barriere architettoniche. Accolto anche un emendamento presentato da Valter Ferrando (Pd) che ribadisce “la centralità delle strutture e dei servizi sanitari pubblici” e un’altra modifica, sempre proposta dal Pd, secondo cui le disposizioni attuative del Fondo strategico verranno proposte al Consiglio regionale per l’approvazione di uno specifico provvedimento. Accolti anche emendamenti presentati da Movimento5Stelle sulla valorizzazione del teatro dialettale e affinché il piano di digitalizzazione delle procedure amministrative riguardi non solo la Regione ma anche le società partecipate. Accolti alcuni emendamenti presentati da Gianni Pastorino (Rete a Sinistra) per creare, nel campo delle infrastrutture digitali, competenze in cyber security e perché negli Stati Generali siano compresi le organizzazioni sindacali, gli ordini professionali e i rappresentanti del terzo settore.

Il dibattito in aula – La votazione della legge e degli emendamenti è stata preceduta da un lungo dibattito.

Alice Salvatore (Mov5Stelle): «Sono perplessa – ha esordito – per l’esiguità spazio a sanità e trasporto pubblico. Il contenuto e molto superficiale e approssimativo e nonostante dichiarazione di intenti poco potrà incidere la legge su economia ligure e contrastare crisi economica e favorire l’occupazione». Secondo il consigliere la legge ha la valenza di una legge delega «senza disposizioni normative che indicano immediatamente gli effetti positivi annunciati e non si spiega dove si trovano le risorse. Manca inoltre una analisi di fattibilità del provvedimento legislativo».

Secondo Juri Michelucci (Pd) il testo presenta alcuni aspetti condivisibili come l’esenzione Irap per i prossimi 5 anni: il consigliere ha chiesto che l’esenzione sia allargata alle cooperative sociali. «Occorrono correttivi temendo conto di quanto suggerito da associazioni di categorie nelle sedute in commissione e la semplificazione normativa non dovrà essere – ha aggiunto – solo un’enunciazione di principio». Il consigliere ha ricordato la presenza in Liguria di molte piccole imprese e ha raccomandato che il Fondo strategico «non sia appannaggio solo delle grandi realtà produttive. Occorre evitare, inoltre, operazioni speculative ma fare operazioni che abbiano un lungo respiro per la Liguria». Michelucci ha criticato il fatto che nella logistica non viene citato il porto della Spezia.

Gianni Pastorino (Rete a sinistra) ha condannato il fatto che ieri la commissione competente non abbia esaminato gli emendamenti presentati. Il testo, secondo il consigliere, è troppo generico e quindi va rigettato completamente. Pastorino si è dichiarato contrario alla creazione del Fondo strategico la cui gestione «esautora il consiglio dalle funzioni di controllo e verifica che gli sono proprie».. Pastorino ha annunciato la presentazione di alcuni emendamenti auspicando la loro approvazione e vincolando il voto finale all’accoglimento di alcune delle modifiche proposte al testo. Al termine del dibattito, valutando positivamente l’accoglimento di alcuni emendamenti, Pastorino rispetto all’iniziale posizione contraria, ha dichiarato il voto di astensione

Giovanni Lunardon (Pd): «Vi richiamo a riconoscere il ruolo del Consiglio sancito dallo statuto, mentre l’articolo 9 e 10 sembrano il prodotto di una malcelata nostalgia di una idea disastrosa di una sorta di banca del territorio che è fallita miseramente. La pubblica amministrazione, invece, non deve fare la banca ma deve fare la programmazione e può sostenere l’accesso al credito delle imprese e garantire trasparenza». Sul tema della portualità Lunardon ha ricordato che il governo ha appena emanato un decreto di riorganizzazione dei porti «e di questo non si fa cenno nel documento come se la Liguria fosse slegata dal dibattito nazionale. Su questo tema, inoltre, la giunta pensa di intervenire costruendo un nuovo carrozzone con una nuova entità giuridicamente autonoma». Al termine del dibattito e delle votazioni, rilevando l’accoglimento di alcuni emendamenti, Lunardon ha annunciato l’astensione del suo gruppo.

Andrea Melis (mov.5Stelle): «Gli articoli sul Fondo strategico toccano argomenti delicato ma affrontati in modo nebuloso locali. Si vuole trasformare Ligurcapital in una banca con i rischi connessi e sarebbe una banca alimentata da fondi nazionali, europei ecc, ma questo potrebbero nascondere un rischio di impresa e la stessa riforma non essendo chiara potrebbe allontanare dal controllo pubblico Ligurcapital».. Rispetto all’alimentazione del Fondo grazie alle dismissioni di fondi immobiliari, il consigliere ha rilevato che questo fondi sono già destinate al risanamento di Arte Genova e ha lamentato che sul piano sanitario «la legge promuove la privatizzazione del settore». Prima del voto finale, inseguito all’accoglimento di alcuni emendamenti, il consigliere ha annunciato che, dopo la contrarietà iniziale, il gruppo si sarebbe astenuto.

Sergio Rossetti (Pd): «Questa legge è un manifesto politico: non ci sono i soldi non ci sono gli strumenti. E’ solo una bandiera politica che nasconde altro. In tutte le materie non ci sono gli elementi fondativi sulle ricadute, non si fa mai riferimento all’idea che la crescita del territorio non deve lasciare indietro nessuno, non si spende una parola sul 12% della dispersione scolastica o sulle politiche di inclusione. Non c’è un parola – ha aggiunto – .che dica che abbiamo persone in forti difficoltà economiche. Questa legge pensa ad un territorio che cresce senza tentare di recuperare la parte di marginalità. Non c’è una parola sulla produzione di cultura e sull’immigrazione. Insomma c’è una visione parziale della cresciuta del territorio».

Secondo Francesco Battistini (Mov5Stelle) questa legge è un «manifesto elettorale vuoto e schematico. La valorizzazione del brand turistico – per esempio – vuole scelte coraggiose» in campo di recupero ambientale e, a questo proposito ha citato il sito di stoccaggio delle ceneri nel golfo della Spezia.

Luca Garibaldi (Pd) ha rilevato: «Nel testo manca la riorganizzazione della macchina amministrativa, che sarebbe un tema di autoriforma, una dinamica che a livello nazionale si sta cercando di portare avanti. Tutte le iniziative produttive e turistico-ricettive vivono, infatti, del confronto quotidiano con la macchina regionale. Occorre davvero la semplificazione amministrativa e delle procedure». Ha aggiunto: «Noi siano un laboratorio demografico dell’Italia ma nel testo non ci sono misure per agevolare la presenza di giovani così come nella sanità non si affronta il tema dell’invecchiamento attivo e della cronicità. Manca, infine, in questa legge, uno spazio alla green economy».

Marco De Ferrari (Mov5Stelle): «Questa legge non fa che accrescere il numero di opuscoli informativi che ci state consegnando ormai da giugno» ha esordito il consigliere che ha sottolineato «la mancanza delle modalità di intervento». De Ferrari ha definito troppo generiche le indicazioni contenute nelle revisioni normative in campo ambientale che esporrebbero la Regione al rischio di infrazioni delle norme europee. Troppo generici, infine, gli interventi annunciati per l’efficientamento della rete di trasporto che, secondo il consigliere, rischia di tradursi nella riduzione del servizio e nell’affidamento ai privati di alcune linee su gomma.

Raffaella Paita (Pd) : «Noi siano disponibili a lavorare insieme sopra un testo che è sostanzialmente una enunciazione di buoni principi senza contenuto e senza sostanza – ha esordito – La sanità è citata solo in relazione al ruolo del privato e tuttavia non viene mai nel documento citata la parola “sanità pubblica”. Non c’è una parola sul trasporto pubblico locale e su una politica di mobilità integrata. Credo che questo provvedimento – ha aggiunto – sia uno specchietto per le allodole che permetterà alla giunta di essere meno vincolata nell’individuazione delle risorse, che potranno essere gestire dall’unica cabina di regia prevista, cioè la giunta stessa». Paita, infine, ha condiviso l’esenzione all’Irap per le imprese.

Parere positivo sul provvedimento è stato espresso da Alessandro Piana (Lega Nord Liguria Salvini): «Questa legge è un testo fondamentale per l’economia. L’iter è stato complesso e ci ha visto dibattere a lungo ascoltando anche le varie categorie e fino ad un certo punto anche con la minoranza c’è stato dialogo»..

L’assessore allo sviluppo economico Edoardo Rixi (Lega Nord Liguria Salvini) ha replicato lanciando un appello alle minoranze e chiedendo di votare a favore del provvedimento: «Dobbiamo iniziare a capire che su alcune questioni ci deve essere un’unità di intenti come accade in altre regioni quando si parla di grandi tematiche». Secondo l’assessore «lo spirito del provvedimento non è uno spirito di parte ma si muove per la crescita del nostro territorio da un punto di vista economico e sociale. Credo che sulle idea generale si possa, quindi, trovare consenso. In questo testo ci sono principi di buon senso e abbiamo tolto alcuni aspetti che potevano essere di carattere ideologico proprio per creare uno strumento su cui lavorare tutti insieme». Rixi ha ribadito l’utilità della legge ricordandone i punti qualificanti e ha aggiunto: « Io dico no al conflitto politico, allo scontro solo ideologico senza se e senza ma, e quelle Regioni che hanno scelto il conflitto hanno fatto sempre un passo indietro. Noi, invece, con questa legge siamo in grado di sviluppare un modello innovativo ligure, un modello da seguire e vorrei che questo nostro modello fosse tolto alla politica». L’assessore, dopo avere criticato l’attività della giunta precedente, «che ha brillato per assenze in tutti i casi in cui si parlava di rilancio economico, come la conferenza Stato-Regioni», ha concluso: «Anche per questi errori del passati ora ci troviamo impreparati. Adesso la nostra giunta, con questa legge, mette al centro il primo problema che è lo sviluppo della Liguria».