Stallo negoziati e vertenze nel terziario: #StanchiDiAspettare, i sindacati si preparano alla mobilitazione

Modello contrattuale e proposta Cgil Cisl Uil, stallo negoziati e Pierangelo Raineri Fisascat G00vertenze nel terziario: sono gli argomenti affrontati dal Comitato Esecutivo della Fisascat, la categoria del terziario, commercio, turismo e servizi della Cisl, in assise ieri a Roma.

«Il nostro auspicio è che si apra al più presto il confronto sul nuovo modello contrattuale tra le confederazioni Cgil Cisl Uil e tutte le associazioni datoriali – ha dichiarato il segretario generale della categoria cislina Pierangelo Raineri nel corso della riunione – Crediamo non siano più rinviabili interventi volti alla partecipazione dei lavoratori al governo dei processi produttivi aziendali, da sempre cavallo di battaglia della Fisascat Cisl».

«Un accordo sul modello dei contratti è assolutamente necessario per sviluppare il nuovo cammino della contrattazione e per favorire l’ampliamento del welfare contrattuale e sociale anche cogliendo l’opportunità offerta dalla Legge di Stabilità» ha aggiunto il segretario della categoria cislina Pierangelo Raineri. «La fisionomia dei nuovi contratti dovrà essere inoltre legata ad elementi non solo inflattivi, considerato che l’inflazione nel nostro Paese è vicina allo zero, ma soprattutto dovrà essere strettamente correlata ai temi della produttività e della crescita economica – ha concluso il sindacalista – I salari potranno crescere se i contratti sapranno cogliere queste peculiarità».

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Una prerogativa necessaria, quella di definire un nuovo modello, anche per consentire la ripresa dei negoziati e per completare il percorso dei rinnovi dei contratti nazionali attesi da 2 milioni di lavoratrici e lavoratori del commercio, turismo e servizi .

La categoria cislina – che anche nel 2015 ha registrato un saldo positivo della base associativa con un +4,98%, superando quota 336.500 iscritti – è impegnata con le altre federazioni di Cgil e Uil nella programmazione di una serie di iniziative di mobilitazione a sostegno dei rinnovi contrattuali di settore. Si comincerà il 5 febbraio prossimo quando incroceranno le braccia gli 80mila addetti della ristorazione collettiva impiegati nei servizi di preparazione e consegna pasti su larga scala destinati a mense aziendali, scuole e ospedali; l’11 febbraio sarà la volta dei 19mila ex Lsu e dei così detti Appalti Storici impiegati nei servizi di pulizia e decoro nelle scuole.