Albenga, consorzio come strumento di difesa e sviluppo del territorio: presto un documento da presentare in Regione

Albenga. Un documento da presentare in Regione e unità a sindacoconsprescindere dal colore o appartenenza politica affinché le istanze del territorio siano ascoltate. Questo il succo della giornata di lavori svoltasi ieri al San Carlo e conclusasi nel pomeriggio a Palazzo Oddo del Convegno “Il consorzio di bonifica e irrigazione: strumento di difesa e sviluppo del territorio”.

Presente all’incontro il sindaco di Albenga Giorgio Cangiano, il presidente Anbi Liguria Massimo Morachioli, numerosi sindaci della vallata, interessati a consorziarsi, esponenti delle associazioni di categoria, rappresentanti di consorzi lombardi, l’assessore all’agricoltura del comune di Albenga Alessandro Andreis, che ha dato il via ai Lavori e l’assessore regionale Stefano Mai.

“Auspichiamo, nel superamento delle differenze e appartenenze di colore politico — ha detto Andreis —, che da qui parta una proposta da presentare e che venga recepita dalla Regione. Il superamento delle provincie e lo svuotamento delle loro competenze, tra le quali la tutela del territorio, passata come competenza alla regione, nella fase di transizione crea non poche problematiche”.

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Secondo l’Assessore regionale Stefano Mai “la soluzione ottimale è prevenire il disastro, non intervenire dopo, ma questo non è sempre possibile”; recependo la richiesta di Andreis e del sindaco Cangiano verso l’unità ha poi sottolineato che “occorre una collaborazione tra le varie forze politiche, anche di diversa appartenenza partitica, e cercare di garantire al territorio ligure più fondi possibili, anche comunitari”.
“Nel dibattito è emersa una visione comune che va nella direzione della creazione di un documento che recepisca il Progetto e la nascita dei Consorzi” sintetizza Massimo Morachioli.

Il Sindaco Giorgio Cangiano ha chiuso i Lavori del Convegno ponendo alcune priorità: “La sensazione di smarrimento che ho letto negli sguardi delle persone e negli agricoltori di Albenga che hanno vissuto l’alluvione, ci fa dire che dobbiamo pensare ad una prevenzione seria. Riuscire a creare uno strumento che ci consenta di fare manutenzione e prevenzione. È urgente non solo incontrarci di nuovo, noi dobbiamo correre, fare il prima possibile, dobbiamo elaborare un documento che ci veda tutti compatti e la regione comprenderà che il documento sottoscritto da tutti è da tenere nella massima considerazione”.