Contrasto infarti e ictus: Rosso (FdI) presenta una mozione sulla riduzione del sale nell’alimentazione dei liguri

«Promuovendo stili di vita sani è possibile prevenire l’insorgere di Matteo Rossomalattie cardiovascolari che minano la salute della popolazione. Pertanto riteniamo necessario, sull’esempio di altre Regioni come il Piemonte, creare una rete di collaborazione interistituzionale per il miglioramento dell’offerta alimentare e la promozione di scelte salutari in tavola. La prevenzione nell’insorgenza di patologie cardiovascolari, inizia proprio dal cibo: diminuire il quantitativo di sale contenuto in alimenti molto diffusi e a larghissimo consumo, come il pane, può ridurre sensibilmente l’incidenza di ipertensione, ictus e infarti».


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Questa la proposta di Matteo Rosso, medico e capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Liguria, che ha presentato una mozione che impegna la giunta a “diffondere anche in Liguria una cultura dell’alimentazione come pratica di salute con particolare attenzione all’importanza della riduzione del consumo di sale negli alimenti”, sull’esempio della Regione Piemonte dove è attivo il progetto “Meno sale, la salute sale” che sarà realizzato nell’Asl 1 di Cuneo.

«Anche in Liguria dovrebbe già essere attivo da tempo un progetto analogo – dice Rosso – ma non sarebbe stato recepito nella sua totalità dalla nostra cucina che richiede un pane salato come la focaccia e grissini». Matteo Rosso ricorda: «È stato stimato che una diminuzione dell’introito di sodio di 50 millilitri ogni litro al giorno potrebbe portare a una riduzione del 50% del numero delle persone bisognose di terapia antipertensiva, del 22% dei decessi provocati da ictus e del 16% dei decessi per malattie cardiache coronariche». Recenti studi, inoltre, dimostrano che una differenza nel consumo di sale di 5 grammi al giorno si associa a una differenza del 23% nell’incidenza di ictus cerebrale e del 17% nell’incidenza di eventi cardiovascolari totali.

Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte per le persone con più di 60 anni e la seconda per quelle tra i 15 e 59 anni. Secondo l’Oms-Organizzazione mondiale della sanità, il 62% dei casi di ictus cerebrale e il 49% dei casi di cardiopatia ischemica sono attribuibili all’ipertensione arteriosa. «Attraverso una forte sensibilizzazione su questi dati – dice Rosso – anche coinvolgendo le associazioni di categoria per esempio dei panificatori liguri potremmo arrivare ad abbattere sensibilmente nei liguri il rischio di ipertensione, malattie cardiovascolari e ictus».