“Antonio Sabatelli. Genio e libertà”: conferenza al Priamar di Savona

Savona. Sabato 23 gennaio alle ore 16 presso la Cappella del Palazzo Lecostellazioni di Saba Tellidel Commissario si terrà al Priamar una conferenza a cura di Franco Bonfanti, Giovanni Collu e Lorenzo Zunino dedicata a “Saba Telli”. Nell’ambito della mostra “Antonio Sabatelli. Genio e libertà” allestita fino al 14 febbraio 2016, presso il Palazzo del Commissario alla Fortezza del Priamar di Savona, l’Associazione Lino Berzoini di Savona, in collaborazione con il Comune di Savona e la Fondazione De Mari di Savona, ha promosso un approfondimento della figura di Antonio Sabatelli (Saba Telli).

Antonio Sabatelli (Saba Telli) (Albisola 1922 – Savona 2001) è tra i grandi artisti contemporanei liguri quello che più ha saputo assurgere a livelli internazionali, pur non avendo mai voluto, in assoluta coerenza con il suo pensiero e modus vivendi, perseguire logiche commerciali o di valorizzazione. Spirito libero, ribelle ad ogni regola sociale e politica, entra in contatto con tutte le avanguardie artistiche del Secondo Novecento senza restarne “prigioniero”, ma mantenendosi fedele alla propria originalità e autonomia espressiva. Verso la fine degli anni ’30 arrivato a Torino, insofferente e curioso nei confronti della vita, trova ospitalità presso Luigi Spazzapan che ne forgia la personalità, non solo artistica. A Parigi l’incontro con Andrea Caffi gli consente quella crescita culturale e umana che si riverbererà in tutta la sua esistenza. Entrambi i personaggi sono sempre stati considerati da Saba Telli gli unici due veri esempi a cui aderire, sia nell’arte che nella vita quotidiana.

Ad Albisola, pur con i limiti del difficile carattere incline all’isolamento polemico, il Maestro si esprime sia come pittore che come ceramista raggiungendo livelli di assoluta eccellenza, sorretto da una personalità forte e da una coerenza intellettuale unica. Il suo stile ai limiti dell’informale ma sempre figurativo si avvale di una forte caratterizzazione cromatica, in cui l’istinto del gesto e la velocità del pensiero creativo hanno la meglio.

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La conferenza del 23 gennaio vuole esplorare la personalità complessa dell’artista albisolese, operazione ai limiti dell’impossibile per colui che ha fatto dell’ originalità artistica e della libertà intellettuale i capisaldi della sua esistenza.

Franco Bonfanti racconterà la sua amicizia con il Maestro albisolese, maturata in lunghe chiacchierate nella cucina di Villa Irene, in cui era spesso ospite gradito e privilegiato e col quale Antonio si mostrava liberamente nella sua dimensione più privata ed autentica.

Lorenzo Zunino, curatore con Carla Bracco della mostra, indagherà la vicinanza con Luigi Spazzapan e la matrice artistica a cui Saba Telli si riferisce nella sua produzione pittorica e ceramica. In particolare sarà presentato un documento emerso nella preparazione dell’evento, a cura di Rinaldo Rotta proprietario della Galleria Rotta di Genova, la più antica galleria italiana di arte moderna.

Giovanni Collu, filosofo ed esperto editoriale, affronterà un aspetto saliente per comprendere Saba Telli, cioè la sua vicinanza intellettuale e spirituale con Andrea Caffi, importante personalità, ancora poco nota, di grande integrità di pensiero e di vita. Il giovane Antonio conosce Caffi nel 1947 a Parigi ed il suo esempio, il suo insegnamento filosofico ed umano lo accompagnerà per sempre, a discapito degli altri grandi intellettuali e letterati del momento con cui pure era in contatto, come Sartre, Camus e Chiaromonte.

Proprio l’indagine sulla personalità così complessa di Antonio Saba Telli, sia come uomo che come artista, vuole evidenziare la sua effettiva coerenza di pensiero in aperto contrasto con la maggior parte della società ben pensante e conformista, da cui costantemente prendeva le distanze.