Tra cento anni Galante famoso come Verdi? L’augurio dell’Opera Giocosa al musicista, prima de ‘Il labbro della Lady’

di Laura Sergi – Questa mattina, al teatro Chiabrera di Savona, il Il Labbro della Ladydirettore artistico dell’Opera Giocosa, Giovanni di Stefano, ha rivolto pubblicamente a Carlo Galante, in occasione dell’ultimo titolo del calendario autunnale, ‘Il labbro della Lady’, l’augurio più bello che un uomo possa sperare: come nelle vecchie mille lire c’era il volto di Giuseppe Verdi, ha detto Di Stefano, ‘tra cento anni vorrei vedere su qualche banconota i tratti di Galante…’.

La presentazione era d’obbligo, visto che la platea era gremita di classi scolastiche (per loro, infatti, gli orari delle due messe in scena della giornata, così ravvicinati tra loro: alle 10 e alle 11.45).
Liberamente tratta dal racconto: ‘Il caso di Lady Sannox’ di Arthur Conan Doyle, su libretto di Stefano Valanzuolo, questa nuova opera, commissionata dalla Fondazione del Teatro Comunale di Modena (prima rappresentazione assoluta lo scorso 21 novembre al Teatro comunale Luciano Pavarotti), ha visto sulle scene gli stessi interpreti del debutto: Francesca Tassinari (Lady Petula, moglie di Lord Sannox, che colleziona amanti), Mirko Guadagnini (Narciso Silicon, El prestigiador, appassionato di giardinaggio, chirurgo plastico ricchissimo, amante di Lady Petula), Matteo Ferrara (il serioso Lord Sannox) e Tony Contartese (il giornalista). Regia e ideazione scenica di Stefania Panighini, a dirigere l’Ensemble della Fondazione comunale di Modena il Maestro Carlo Boccadoro; costumi di Massimo Carlotto e luci di Andrea Ricci.

Ma parliamo di quello che ci è piaciuto, rimandando la recensione di Guadagnini ad una prossima occasione: un bravo per aver voluto ugualmente comparire in scena, pur accusando stanchezza dopo la prova precedente delle ore 10 (l’opera dura un’ora e un quarto, senza intervallo).

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Innanzitutto le scene, che si sono prestate così bene al ritmo della commedia lirica: tre pedane dotate di sfondo, ciascuna con le caratteristiche dell’occupante, e via via sotto i riflettori. Per la postazione di Narciso, tanti fiori e piante grasse; per quella di Lady Petula, una grande poltrona a forma di mela rossa sbocconcellata (che ricorda così bene la mela tentatrice della fiaba), un enorme rossetto, l’elenco dei suoi amanti alla parete; per Lord Sannox, l’ambientazione di un Circolo, con il tavolino per il the e gli immancabili scacchi a far da pavimento. All’estrema sinistra del palco, l’ufficio del giornalista, con la macchina da scrivere, tante carte e libri.

Quest’ultimo, bravissimo e vivace Contartese, è la voce narratrice che non canta, ma che sistema le cose quando c’è bisogno di recuperare momenti (sarà lui a spiegare in che modo il marito si accorge della tresca fra moglie e chirurgo, sarà lui al posto di Lord Sannox a legare la donna…).
Gli attimi più belli dell’opera sono sicuramente quelli che accompagnano l’escalation dell’operazione al silicone, con lo scoppio delle labbra in contemporanea al palloncino del giornalista, ben accompagnati dalle note di Galante (nella foto di Rolando Paolo Guerzoni, le prove della Fondazione del Teatro comunale di Modena).

Infine, un brava al soprano Tassinari, che non ha smentito le previsioni, in questa coproduzione della Fondazione modenese e del Teatro dell’Opera Giocosa di Savona. Anche il basso-baritono Ferrara, che ha un buon curriculum e attendiamo in un prossimo ruolo, ha risentito delle due rappresentazioni di fila.
Intanto, sul programma 2015 della Giocosa, possiamo evidenziare a futura memoria il titolo: ‘Così fan tutte’ di Wolfgang Amadeus Mozart, dello scorso ottobre. Un grande successo che ci piace ricordare ancora, mentre cala il sipario sulla Stagione lirica.