Albenga, Passino: “bilancio positivo per le manifestazioni estive”

Albenga. “Voglio esprimere la mia soddisfazione per l’ottimo lavoro svolto Alberto Passinodal consigliere delegato al Turismo, Alberto Passino”, dichiara il sindaco Giorgio Cangiano. E nel tracciare il bilancio della stagione turistica e delle manifestazioni estive anche il consigliere delegato Passino si dichiara soddisfatto: “sicuramente ci siamo trovati nella difficoltà di affrontare una stagione estiva già iniziata, con alcuni eventi già calendarizzati, ma ancora da sviluppare, come per esempio il Palio dei Rioni. In seguito abbiamo organizzato il Palio del Mare – pirati contro marinai – e una novità, Go Kart sul lungomare per i più piccini, e la rassegna dei comici di Colorado, tutte iniziative che sono state accolte positivamente, anche grazie alla collaborazione dei commercianti che in ogni zona dove si è organizzato un evento hanno sempre risposto positivamente e accolto le iniziative dell’amministrazione. Un’ulteriore novità è aver spostato la stagione estiva oltre la prima settimana di settembre con ‘Una notte ad Albenga’ ed è un esperimento riuscito in pieno e che ha mostrato che cambiare si può e in alcuni casi si deve, perché come già detto da altri, Albenga ha mille potenzialità ancora da scoprire”.
“La mia riconoscenza – aggiunge Passino – va ai dipendenti del comune che hanno collaborato a tutte le manifestazioni con spirito di squadra e per il bene della città, montando e smontando palchi, e affrontando tutte le criticità in maniera celere e risolutiva così come i miei più stretti collaboratori dell’ufficio Turismo, dell’Ufficio Tecnico, della Polizia Municipale. Sempre e non solo oggi gli uffici si son adoperati per la riuscita delle manifestazioni”.
“Non da ultimo – conclude Passino – voglio ricordare tutto il mondo dell’associazionismo albenganese che è sempre pronto a rimboccarsi le maniche e a fare la sua parte, partecipando attivamente e proponendo di sovente iniziative che innalzano il nome della città di Albenga e la sua promozione di immagine”.

6 Commenti

  1. GOMBLOTTO DI TROLL! 😀 Volpe, ma sai leggere? Non ho giustificato un bel nulla ma ho solo ricordato uno stato di fatto arcinoto, né più né meno di quanto ha fatto Rebagliati nell’articolo che hai citato. Vatti a rileggere su tutti i giornali della provincia le cronache e polemiche locali di qualche mese fa.
    E poi blaterare a casaccio in maniera confusa come fai tu non serve a nulla. Ci sono irregolarità nelle deleghe? Ciangherotti ha fatto bene a segnalare il caso se lo riteneva ma la Prefettura di Savona ha detto il contrario, quindi prendetevela col Prefetto che evidentemente la pensa diversamente da voi. Se ne sai più di lei in fatto di diritto amministrativo, valle a dare una lezione e convincila che si è sbagliata… cos’altro vuoi che ti dica!? Se poi ritieni invece siano stati nominati assessori e delegati incompetenti, criticane le incompetenze che hanno dimostrate di avere… o fate opposizione seria… un argomento sensato tra tanti potrebbe essere che una delega al turismo così circoscritta dalle norme potrebbe penalizzare il reale sviluppo di un settore che avrebbe invece bisogno ad Albenga di un assessorato dedicato etc. etc. Dimostrate cose del genere o altro, se ne avete davvero elementi e non solamente perché vi stanno sulle palle l’amministrazione, tizio, caio o sempronio… un po’ di inventiva, insomma!
    O tutto si riduce a esercizi declamatori e wishful thinking? Nel mondo reale, dal momento che legge e prassi hanno creato queste zone ambigue, se il legislatore non interviene ritengo illusorio che il problema si risolva da sé o attraverso ricorsi ai tribunali che finora, a parte casi in eclatanti di incompatibilità e abusi, non sono mai intervenuti sulle decisioni prese dai comuni. La riduzione del numero degli assessori credo abbia contribuito a complicare tutto e pensare di scaricare troppi oneri sui sindaci, fuori da comuni piccoli e piccolissimi, lo trovo piuttosto assurdo.
    Se poi vuoi parlare di norme in astratto… sarà anche una soluzione semplicistica, ma solo se il legislatore togliesse del tutto – senza dare discrezionalità ai comuni, come oggi avviene a seconda dei diversi statuti – la possibilità ai sindaci di conferire deleghe ai consiglieri di maggioranza, problemi e ambiguità del genere sarebbero subito risolti senza tante balle di contorno. Supporti ai sindaci di tipo consultivo, di approfondimento etc. su temi complessi o strategici per le città andrebbero forse lasciati alle sole Commissioni Consiliari e simili dove i consiglieri di maggioranza e minoranza potrebbero collegialmente contribuire a soluzioni per una migliore amministrazione. Ma anche questa sarebbe in molti comuni una visione utopica per tante ragioni, come si è dimostrato anche in passato…

  2. …ecco Aquila…bla bla bla …con le tue chioacchere fai il tuo Ppoco edificante mestiere di troll conto terzi..e di supporter del potere… certo certo.. ma non è mantenendo in vita un sistema IRREGOLARE ancorchè non filtrato dalle maglie della 267 che ci si può giustificare, ammettendo che è utile a bilanciar eaccordi elettorali e assetti politici interni. Gli assessori devono essere competenti e nominati sulla base di PRECISI requisiti…e non i ridicoli motivi che secerni tu, cioè assetti e ricompense elettorali!
    Ovvio ch€ non si dim€tt€rà dalla carica.. su qu€sto n€$$uno ha dubbi! …:-)
    Ciangherotti se ha iniziato questa azione ha fatto benissimo perchè questo regime è IRREGOLARE.
    Se poi tu mi vieni a blaterare che serviva perchè ” …il nodo è principalmente politico/amministrativo, dettato da equilibri interni trovati mesi fa dalla maggioranza per non implodere prima ancora di iniziare il mandato ..” non ha più neppure senso proseguire.
    Anche se ormai la cosa si è diffusa come un virusa in mote amministrazioni, mi auguro che tutte le contestazioni valgano a produrre delle attese modifiche al T.U.E.L. affinchè gli assessori siano tali e non si generino mai più ibridi come quelli del consigliere delegato controllato controllore.
    Visto che sei così “aquila” dovresti sapere che i consiglieri a termine di Legge, i seno al Consiglio sono deputati al controllo politico amministrativo dell’operato del Sindaco e della Giunta (art. 42 ).
    (credo che altri dovrebbero svegliarsi dal torpore dell’omologazione…)

  3. bla bla bla… certo certo, volpe, come sempre quando commenti hai ragione tu nei tuoi monologhi 🙂 comunque delle diatribe tue e di Ciangherotti con questo giornale francamente non me ne frega nulla. Ti chiedo invece se pensi davvero che scrivendo tu uno dieci o cento commenti astiosi su questa o altre testate convincerai Passino a lasciare la delega o il sindaco Cangiano a togliergliela?
    Perché è evidente – come nell’articolo del Secolo da te citato evidenziava a suo modo anche Rebagliati – che il nodo è principalmente politico/amministrativo, dettato da equilibri interni trovati mesi fa dalla maggioranza per non implodere prima ancora di iniziare il mandato. Trovo ingenuo e illusorio pensare si possa risolvere attraverso vie formali, come ha provato a fare il consigliere Ciangherotti spingendo dalla minoranza, per interessi personali altrettanto evidenti.
    Mossa futile e puramente declamatoria, tant’è che il Prefetto di Savona non ha fatto altro che ripetere ciò che già tutti sapevano: gli incarichi non sono formalmente incompatibili però vanno entrambi esercitati nel rispetto dei limiti dettati dalle norme.
    Questo vale anche per tutte le altre deleghe affidate ai consiglieri comunali. Insomma, la scoperta dell’acqua calda. Cosa cambia questo? Ovviamente nulla, perché è la legge stessa – mal congeniata – ad aver permesso queste zone di ambiguità e solo nei casi più eclatanti in cui è palese e incontrovertibile la violazione delle norme è stato possibile impugnare con successo nei tribunali amministrativi contenziosi del genere.
    A chi non piace l’attuale amministrazione di Albenga potrebbe trovare mille modi per metterla in difficoltà ma trovo ridicolo che qualcuno pensi davvero di fare opposizione così. Drin drin: sveglia.

  4. …Aquila!..drin ..drin! … come se l’unica fonte di approvvigionamento di notizie per il Corsara fosse solo Ciangherotti, con tutti i “contatti”… che la testata ha con il PD e con il Comune!…
    Una osservazione poco credibile, visto che questi episodi sono già successi.
    Resta il problemino di queste deleghe degli “assessori-ombra” da gestire, che fortunatamente ha preso la strada di Roma.
    Oltretutto la cosa ha anche un aspetto di rappresentanza, nel caso in questione quella di un intero gruppo politico che ora NON HA VOCE, essendosi dovuto “sacrificare” l’unico loro rappresentante alla funzione (retribuita) di Presidente del consiglio comunale…
    Come si dice da noi, sciuscià e sciurbì u nu se pò!
    Che si dimetta da Presidente del Consiglio e che gli venga dato un assessorato così potrà andare in giunta tranquillamente e legittimamente così
    potrà finalmente togliere ogni dubbio vediamo se è più attaccato alla carega o alla funzione politica…

  5. volpe, drin drin: svegliati… guarda che lo sanno tutti che Ciangherotti non manda i Comunicati stampa alla redazione di questo giornale nell’intento di impedirgli di dare ai lettori un’informazione più completa delle schermaglie dialettiche tra gli schieramenti politico/amministrativi di Albenga… visto il buco che dici, evidentemente a volte il sabotaggio gli riesce bene e qualcuno come te abbocca ancora al suo giochino…

  6. Il problema è che tu, Passino, NON PUOI ESPRIMERE -SE NON A TITOLO PERSONALE- UNA BEATA FAVA DI NIENTE…l’Articolo 42 del D.Lgs. 267/2000:
    “Attribuzioni dei consigli
    1. Il consiglio e’ l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo.”
    I consiglieri delegati NON SONO MINI ASSESSORI E IN QUESTO CASO COME PER GLI ALTRI CONSIGLIERI “DELEGATI” SONO NELLA CONDIZIONE DI GRAVE CONFLITTO DI INTERESSE RAPPRESENTANDO IL PARADOSSO DI “CONTROLLATI-CONTROLLORI”.
    Cioè: o li nominano assessori oppure NON possono gestire una beata cippa di niente.
    Inoltre, dalla lettura dello Statuto Comunale Art. 32 “Deleghe ai consiglieri” al punto 1 si evince che il sindaco non possa attribuire deleghe generiche e tematiche estese tipiche della funzione di ASSESSORE , bensì “la cura di specifici interessi” che AFFERISCONO SOLO A PUNTUALI E PRECISI compiti di mera CONSULENZA PERSONALE AL SINDACO.,SENZA ALCUN POTERE DI RAPPRESENTANZA NE’ DI GESTIONE ATTIVA DEGLI UFFICI RISPETTO AGLI ALTRI CONSIGLIERI, minimali incarichi legati alla linea programmatica e NON ATTRIBUZIONI OMNICOMPRENSIVE, come quele assegnate, ANCORCHE’ GENERICAMENTE ESTESE PER INTERPRETAZIONE MALEVOLA, IN QUANTO TIPICHE ESCLUSIVAMENTE DELLA DELEGA ASSESSORILE!!!
    “1. Il sindaco può attribuire a singoli consiglieri comunali la cura di specifici interessi in vista del conseguimento degli obiettivi individuati nella relazione programmatica.”
    Se a ciò aggiungiamo che lo Statuto alla luce di tutto ciò è pure in odore di illegittimità con la 267 per mancata precisazione dei limiti e se consideriamo che nel caso dell’interessato, si dice che egli vada addirittura in Giunta (anche se non registrato dal Segretario come presente ..perchè NON PUO’ ESSERCI..) IL QUADRO SI FA DISASTROSO!!!! UN ARTICOLO TUTTO DA RISCRIVERE….
    DEGNO DI UN RICORSO AL TAR. MA CHE FANNO LE OPPOSIZIONI A PARTE CIANGHEROTTI IL QUALE HA GIUSTAMENTE SOLLEVATO LA QUESTIONE???
    La soluzione potrebbe essere si dimettesse dalla carica tanto agognata di Presidente del consiglio, per la quale ha creato a suo tempo non pochi malumori nel gruppo Talea (ora PRIVO DI VOCE in COMUNE) e gli venisse data la regolare delega assessorile…ma credo che questa soluzione non piacerebbe per niente all’interessato…
    INTANTO VEDIAMO GLI ESITI DEL MINISTREO DELL’INTERNO….
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    PS: Trovo singolare (ma nemmeno più di tanto..) che questo importante tema alla ribalta della cronaca e che oggi ha addirittura poreso mezza pagina del Secolo XIX NON SIA STATO RIPRESO DA QUESTA TESTATA…COME MAI? 🙂

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