Il Corsara si tinge… di giallo! Quando la vendetta è dolce come il miele, di Laura Sergi (2)

Dopo il primo appuntamento giallo di sabato, seconda delle tre puntate del nuovo racconto fantasy di Laura Sergi, nostra collaboratrice Corsara, che aveva già aperto questa rubrica con ‘L’incompiuta’, pubblicato sull’Antologia ‘Giallo d’arte’. La nostra giornalista ha già al suo attivo tre libri, di cui il romanzo giallo ‘Mi chiamo Tonino Bellotto – Correva un autunno negli anni ottanta…’ si è classificato al quinto posto ex-aequo all’undicesima edizione del Premio Internazionale di Poesia e Narrativa ‘Insieme nel mondo’. Un altro suo racconto, ‘La figurina mancante’, è risultato finalista al Premio Letterario Nazionale ‘Giallo in cantina 2013’.

Quando la vendetta è dolce come il miele / 2

di Laura Sergi

Anche la piccola Ivana è morta, cuginetta di Nardo, lasciando nello miele apisgomento i parenti che ora escono dalla villa imprecando e maledendo il vecchio apiculture, perché la causa è stato nuovamente uno sciame d’api impazzito. E, per la seconda volta, una coincidenza si è ripetuta, dicono gli investigatori: un vasetto di miele è stato trovato rotto in giardino, con un’ape morta tra le formiche richiamate dal dolce nettare. Come è stato possibile, si domandano però i parenti, trovare la finestra aperta nella camera della bimba, quando l’avevano ben chiusa dopo il bacio della buonanotte? Da quando Nardo era morto, la paura di una nuova disgrazia dovuta alle api non li aveva fatti quietare, e si assicuravano di impedire che potessero venire a far del male a un nuovo familiare.
Carabinieri e polizia circolano nelle ore più disparate in paese, alcuni uomini in divisa alloggiano nei pochi alberghi, il nome del piccolo borgo sta diventando tristemente famoso sui quotidiani e sui telegiornali. Frotte di giornalisti, armati di macchina fotografica, intervistano gli abitanti del posto. Anche chi, sul momento, ha subito il fascino dei media e ha risposto con enfasi a mille domande, adesso è infastidito da tanta notorietà negativa che grava sul paese, e rispolvera quel riserbo tanto in auge nel tempo passato: ‘Toglietevi di qui – è il ritornello comune ora a tutti -. Questo è un paese normale, sono cose che possono capitare!’.

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È passato un anno. I due figli dei De Corvi sono tornati per l’estate alla vecchia casa patrizia dove vivono tutto l’anno i nonni. Sono tornati con le loro famiglie, ciascuna con il ricordo indelebile di un bambino che ora manca all’appello, e che l’assurdità della morte rende il dolore ancora più straziante. Mille raccomandazioni, prima di avviare l’automobile che avrebbe portato ogni nucleo familiare a destinazione, ma soprattutto tre: nessun contatto con la famiglia Rasi, mai tenere aperta la finestra di notte, mai accettare miele da qualcuno.
Ma le grida dei piccoli di casa Rasi, avvezzi ai giochi all’aria aperta, fanno accorrere mille bimbi della zona, anche per l’estrema ospitalità riconosciuta in paese da chiunque. E poi la loro bicocca, pur piccola, è situata in un punto strategico, da cui si vede tutta la vallata, e coloro che vi abitano non dimenticano mai di rifocillare gli amichetti, all’ora della merenda, con leccornie a base di miele, cioccolata, e crostate a volontà.
Come resistere, per i piccoli abitanti di villa De Corvi, sempre un po’ timidini e malaticci, che fino all’estate prima hanno potuto godere anche loro di tanta gaiezza e giovialità? Ora sono controllati tutto il giorno da una governante, nonostante i loro dodici-tredici anni, e circondati da mille giocattoli, ma ovviamente non si divertono…
Il vecchio Pietro sa come riportare loro il sorriso: approfitta di un attimo di disattenzione e avvicina un barattolino piccolo piccolo di miele nel punto dove la rete che separa i due terreni è sfondata; il bambino, da lontano, lo osserva, lascia che il contenitore finisca sommerso dall’erba, e si ripromette di nasconderlo nei pantaloncini più tardi, quando nessuno lo vedrà. Quel bel gusto di miele… sente già quel meraviglioso sapore già in bocca… i suoi non hanno più voluto comprarglielo, ma quella notte si rifarà!

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