L’Aied riflette sulle locandine gridate

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di Alfredo Sgarlato – Oggi,  ci segnala l’Aied di Albenga, le locandine dei giornali locali riportavano i seguenti titoli: “Gravissima giovane donna di Albenga mutilata dopo l’aborto” (Secolo XIX)   “Si aggrava dopo l’aborto le amputano una gamba” (La Stampa) in riferimento alla sventurata vicenda della giovane donna aggravatasi in seguito all’infezione, conseguente un’amniocentesi, che ha causato l’aborto. Riportare in questo modo le notizie è una grave leggerezza che trasmette un messaggio completamente diverso dal senso contenuto negli articoli veri e propri. Il fine di attirare l’attenzione di potenziali lettori non autorizza a trasmettere il messaggio dell’aborto come pratica a rischio di salute della donna,  con la conseguenza di demonizzare una pratica medica legalmente garantita e sicura (quando eseguita nelle strutture previste dalla legge). L’Aied, nella sua tradizione di associazione di donne in difesa della salute e della libertà di scelta,  denuncia la superficiale  mancanza di professionalità delle redazioni locali dei giornali, che hanno compiuto una manipolazione della notizia fuorviante nei confronti dei lettori.

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