Tanti riferimenti al sociale nell’edizione 2015 del Festival di Borgio Verezzi

di Laura Sergi – Si è concluso il 49° Festival teatrale di Borgio  Cornacchione e Ramazzotti_fotostudoazaisVerezzi, dedicato alla Francia e alla sua cultura. Una Rassegna che chiude in positivo, sia per il nuovo record di incassi (più 3,4%) che per le presenze medie a serata (oltre le 400 unità). Secondo il sindaco, Renato Dacquino, il merito va distribuito equamente fra tutti coloro che hanno collaborato alla buona riuscita della manifestazione, anche dietro le quinte. Persino gli abitanti verezzini, in particolar modo chi abita più vicino alla piazza che d’estate diventa faro nazionale del Teatro, hanno contribuito all’elevato indice di gradimento di un’Edizione giunta alle soglie del suo cinquantesimo compleanno.


Trova il regalo perfetto in Amazon
Regali! Tante idee e tante promozioni

Uguale soddisfazione da parte del direttore artistico, Stefano Delfino, per il quale la gestione dell’estate 2015 è quella che ha portato le maggiori gratificazioni, fra le quattordici rassegne sotto il suo nome.
Un Festival che sarà ricordato per il patrocinio dell’Institut Français Italia, con tanti riferimenti infatti al Paese confinante: dall’Anteprima con ‘Laurette de Paname’ dell’11 luglio, alle serate con Maigret dal 24 al 26 luglio, a ‘L’uomo che amava le donne – L’amore secondo Truffaut’ del 4 e 5 agosto, alla commedia di Laurent Baffie dell’8 e del 9 agosto, terminando con ‘Ieri è un altro giorno!’, dal 18 al 21 agosto (nella © foto studio Azais, gli interpreti: Antonio Cornacchione e Gianluca Ramazzotti), nominata miglior commedia ai Molière 2014.

Ma ci sono stati anche importanti riferimenti al sociale, in questo calendario 2015: il 17 luglio l’appuntamento ‘Sogno di una notte di mezza estate’ (a Verezzi anche il 16 e il 18) è stato varato all’insegna di ‘Teatro per tutti – Teatro no limits’, portando l’audiodescrizione in piazzetta Sant’Agostino, che ha consentito anche a ipovedenti e non vedenti di riuscire ad apprezzare la nobile arte della scena. Poi, il 20 e il 21 luglio, ‘Angeli con la pistola’ ha permesso che calcassero le scene gli attori detenuti della Casa Circondariale di Genova Marassi. Infine, il 2 e 3 agosto, ‘Figli di un Dio minore’ di Mark Medoff, è stata la pièce incentrata sulla distanza fra il mondo degli udenti e quello dei non udenti, assunta a simbolo per ricordare le mille solitudini che si creano per appartenenza sociale e culturale.

A questi otto appuntamenti ne dobbiamo aggiungere ancora due: ‘Bianco o Nero – The Sunset Limited’ del 29 e 30 luglio, un grande scontro tra uomini contemporanei sull’esistenza di Dio o meno e sulla liceità al suicidio (e da quest’ultimo punto di vista, purtroppo, l’evento poteva essere inquadrato anche tra i riferimenti al sociale), e ‘Cancun’ dell’11 agosto, un’esplorazione sui rapporti contemporanei tra uomo e donna dell’autore catalano Jordi Galçeràn, dove è evidenziata, come suo segno caratteristico, l’importanza del caso. Arrivederci al prossimo anno, quindi, per spegnere le cinquanta candeline, ma buon lavoro da subito agli organizzatori, per una ricorrenza così importante e impegnativa.