In giro per festival musicali in Riviera

balestr rid-002di Alfredo Sgarlato – In questo periodo estivo sono molte le manifestazioni musicali che si svolgono nelle piazze liguri. Difficile per l’appassionato come per  il cronista sceglierne di volta in volta una sacrificandone altre, mediando il proprio gusto con quello degli amici. Ho assistito ad alcune serate notevoli, di cui farò un breve excursus. Il 7 luglio a Celle si è tenuto il Boom blues festival. Si comincia con i Town Brothers, ovvero Samuele Puppo, già vincitore del contest di Su la testa, e Lorenzo Piccone, musicisti giovanissimi ma già maturi. Quindi Marco Pandolfi, solo voce e armonica, bravissimo nel tenere il palco pure in solo.

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Dopo di lui tocca alla  Dany Franchi Band, si dicono spaventati dal dover suonare prima dei mostri sacri americani: ma mentre li ascolto penso che anche gli americani dovranno temere il confronto coi tre ottimi musicisti nostrani. Ma ovviamente  Sugar Ray and the Bluetones feat. Mike “Monster” Welch sono dei mostri, come dice il soprannome che Dan Aykroyd ha dato al giovane chitarrista. Quattro act ottimi, che esplorano tutte le possibilità del blues, e si suona fino alla mezza, un record per le nostre lande.

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Il 9 luglio a Savona concerti itineranti nelle piazze del centro. Si comincia con Lou Tapage in piazza del Brandale, divertente fusione di ritmi e sonorità rock con le melodie tipiche della tradizione occitana, musicisti scatenati e i numerosi danzatori ancora di più. Quindi in piazza Maddalena TA-MA Trio, con Nando Citarella, uno dei maggiori interpreti attuali della musica napoletana a voce e percussioni, e Mauro Palmas e Pietro Cernuto a flauto e mandola.  Eseguono tammurriate e ballate struggenti. Molto suggestivo. Purtroppo i concerti si accavallano e riesco a sentire solo poche sue canzoni.

savona2Si chiude con Paolo Bonfanti e Alex Gariazzo Civil Rights Quintet, che non eseguono il loro tipico repertorio blues ma una serie di classici della canzone di protesta americana. Godibilissimi, due chitarristi del valore di Bonfanti e Gariazzo non hanno bisogno di presentazioni. Il pubblico si gode canzoni che adora come “Blowin’ in the wind” o “We shall overcome”, che il gruppo fa rivivere con linfa nuova.

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Sabato 11 luglio Balestrino Unplugged, nel perfetto scenario delle Scuderie del Marchese. Aprono The Reverend and The Lady, Alessandra Cecala voce e contrabbasso e Mauro Ferrarese voce e chitarre. Bravissimi, il repertorio è composto da originali e tradizionali americani degli anni ‘20/’30, le voci sono perfette, al punto che John Pointer, presente tra il pubblico, chiede se sono suoi connazionali. Quindi Folco Orselli, estroso cantautore milanese, autore di dischi molto validi come “Milano Babilonia”, che però è un po’ penalizzato dall’esibirsi in solo senza la band. Chiudono Banda Tziga, con ex membri di Myrddin e Amici di Django, che dilettano il pubblico svisando su ritmi manouche e kletzmer. Insomma, chi dice che in Riviera non si fa mai nulla è un pelandrone.

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*Foto di Martin Cervelli e Giovanna Giò