Savona, Sparso e Bosio (Sel): “La scelta della Grecia è OXIgeNo per la democrazia europea”

Il referendum popolare greco, sostengono in una nota stampa Alexis TsiprasValtero Sparso (Coordinatore federale Sel Savona) e Andrea Bosio (Responsabile comunicazione Sel Savona), «ha sancito il rifiuto del modello di austerità a lungo imposto dalla Troika, lo stesso modello – ma ben più radicale – che anche l’Italia ha accettato supinamente con il governo Monti e che nessun successore ha mai messo in discussione. Ora può iniziare un nuovo percorso democratico rispettoso della dignità di un popolo, dove le sofferenze dei greci non siano solo messe in atto per rispettare priorità assolute dei meccanismi economici, ma assumano un senso e una prospettiva con un nuovo patto europeo».

«La Grecia ha scelto contro il pensiero unico del liberismo, volando più in alto delle imposizioni di una Commissione europea controllata ormai solo dalle priorità di bilancio, senza alcuno scrupolo per la vita delle persone; è stata una scelta di popolo e di democrazia, che noi applaudiamo e sosteniamo, augurandoci che possa essere adottata anche in Italia. Sentiamo forte ancora il bisogno di una Unione Europea basata sul consenso dei governi ma anche e soprattutto sul consenso e sul rispetto delle aspirazione dei popoli europei che la costituiscono».

«Per la sinistra europea l’esito del referendum greco apre una nuova stagione politica, introducendo sulla scena un nuovo linguaggio; quella della Grecia, di Syriza e di Tsipras, infatti, è una sinistra di governo, capace di vincere le elezioni e coinvolgere una vasta maggioranza, ma anche conscia delle necessità di marcare delle differenze rispetto al sistema dominante del capitalismo globalizzato. Come Syriza, crediamo si possa – e si debba! – costruire una sinistra che sia alternativa a questo pensiero unico e possa elaborare una proposta autonoma, distante dai luoghi comuni e che si ponga come priorità i bisogni e le esigenze delle persone. Ci auguriamo che questo referendum faccia riflettere anche l’Italia, a cominciare dal Presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi: il neoliberismo che ci stanno imponendo da troppo tempo non è l’unica strada percorribile da questa società, anzi, è forse una delle più dannose, e la sua azione di governo, non differenziandosi in nulla da chi l’ha preceduto, non crea negli italiani speranza e fiducia nel futuro», concludono i due esponenti savonesi di Sel.

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