Presentata la stagione lirica estiva al Priamàr di Savona

di Laura Sergi – ‘Una volta ho celato in camerino un direttore tosca scenad’orchestra, quale sostituto all’occorrenza dello scritturato che faceva ‘il matto’ e minacciava di fare altri dieci giorni di prova con i musicisti, come se noi avessimo potuto permetterci di far lievitare di centomila euro i costi…’, questo il simpatico aneddoto raccontato da Tito Gallacci, presidente del Teatro dell’Opera Giocosa, al foyer del teatro Chiabrera, per la presentazione della stagione lirica estiva al Priamàr di Savona. Il ricordo viene fornito ai presenti per stemperare un po’ il discorso sulla fatica di continuare a stilare calendari operistici, in un clima di ristrettezze economiche. Il dente avvelenato, Gallacci lo conferma, anche quest’anno è verso la Regione ‘che finisce a Voltri e a Nervi’, ma tre volte grazie alla Fondazione De Mari la quale, nonostante i tagli, fornisce contributi preziosissimi ed importanti. Altra nota negativa giunge dal Ministero per i beni e le attività culturali, coi soliti ritardi nei finanziamenti, e la richiesta di stilare già il programma per la stagione 2017, che al momento non c’è garanzia di poter fare.

Ma a queste note tristi si accompagnano anche cose positive, come l’accordo stilato per un triennio con il Teatro Carlo Felice del capoluogo regionale, che consentirà un notevole risparmio sui costi per il trasferimento dell’Orchestra e del Coro (anche rispetto ad altre orchestre regionali e cittadina), e che saranno protagonisti delle stagioni a Piazzale del Maschio per tre anni.

‘Dovrei anche passare la mano…’, si sfoga il nostro presidente del Teatro di Tradizione, dopo aver comunicato ai presenti di essere costretto ‘a pagare l’Irap, come fossimo un’industria che produce utili’, mentre invece si produce cultura: sotto la sua presidenza l’Opera Giocosa ha compiuto un enorme cammino, passando dai due spettacolini all’anno del 1978, al teatro Duse di Genova, alle trenta incisioni discografiche; inoltre gli eventi sono recensiti da tutte le riviste specializzate, specie quando si programmano quelle opere desuete che portano così tanto lustro ai calendari savonesi.
Secondo l’assessore alla cultura, Elisa Di Padova, che ha aperto la conferenza stampa, tra i capisaldi dell’estate savonese sicuramente sta la stagione lirica alla Fortezza. Nonostante il taglio del 5% all’ultima Commissione Bilancio, si continua a credere nella cultura come welfare. ‘D’altronde – sono le parole dell’assessore – pure all’interno del calendario dell’Opera Giocosa c’è stata una piccola spending review’. ‘Oggi non c’è più la sponsorizzazione a pioggia – dirà ancora -, ma una sponsorizzazione di qualità mirata. Tutta la stagione estiva 2014 è stata coperta dagli sponsor per il 67%’.

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Anche Giovanni Di Stefano, direttore artistico del Teatro di Tradizione, ricorda la nascita dell’avventura dell’Opera Giocosa al Priamàr di Savona nel 2004. Oggi che siamo alla dodicesima edizione, vengono riproposti non a caso gli stessi titoli operistici del cartellone di apertura (ma la torretta del Barbiere di Siviglia non sarà più quella savonese, che aveva così tanto infiammato gli animi dei melomani, perché oggi l’ambientazione sarà napoletana). Dice e non dice su un contatto avuto dal Festival di Torre del Lago per la partecipazione, anche della nostra città, in un progetto europeo, ma esprime la propria soddisfazione per aver contribuito a portare il nome di Savona così in auge, dentro e fuori lo Stivale.
Ma vediamo il cartellone estivo.

Apertura il 20 giugno (ore 21.30), con un Concerto Jazz (dal jazz classico alla musica colta contemporanea, con i musicisti dei due Conservatori liguri, Paganini di Genova e Puccini della Spezia); direttori: Pietro Leveratto e Alessandro Fabbri.
Il 4 e il 7 luglio (ore 21.15), il primo titolo operistico: ‘La Traviata’ di Giuseppe Verdi (anteprima Due generazioni insieme a teatro il 2 luglio, stessa ora). Regia, scene e costumi di Stefano Monti; l’Orchestra del Carlo Felice sarà diretta da Aldo Sisillo; maestro del Coro (sempre del Carlo Felice) Pablo Assante.

L’11 e il 12 luglio (ore 21.15), il secondo titolo operistico: ‘Il Barbiere di Siviglia’, di Gioachino Rossini. Regia di Aldo Tarabella; Orchestra e Coro AllOpera di Milano, maestro direttore Daniele Agiman.
Il 17 luglio (ore 21.30), a Piazzale del Maschio si ascolteranno musiche tratte dai più famosi musical di Broadway, con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo diretta da Andrea Mannucci.
Il 29 luglio (stessa ora), ritornerà l’Orchestra Sinfonica di Sanremo per ‘Le quattro stagioni’ di Antonio Vivaldi; maestro direttore e solista Ettore Pellegrino.

Infine il 31 luglio (sempre alle 21.30), riecco l’Orchestra del Carlo Felice per un ‘Concerto Sinfonico’ diretto da Maurizio Billi.
Brevemente questi i due appuntamenti per l’autunno al Chiabrera: ‘Così fan tutte’, di Wolfgang Amadeus Mozart (il 9 ottobre alle 20.30, l’11 ottobre alle 15.30 e il 7 l’anteprima per le scuole alle 10); ‘Il labbro della Lady’, nuova opera di Carlo Galante (il 24 novembre alle 20.30, alle 11 l’anteprima per le scuole).
Nella foto di Nicola Boschetti, in alto, il momento clou in ‘Tosca’ della scorsa estate.