Regionali Liguria, contrasto alle dipendenze e gioco d’azzardo: le 3 proposte di Raffaella Paita

Si è svolto ieri a Genova un incontro organizzato dal Coread sul Chiamata - Primarie Paita Genova 6-12-2014 02presente e il futuro delle dipendenze. «Si è discusso – commenta Raffaella Paita – assieme agli organizzatori e agli altri candidati presenti, dell’emergenza dipendenze in Italia e in Liguria: un problema grave che coinvolge sempre più persone e su cui occorre intervenire con politiche adeguate, campagne di sensibilizzazione, investimenti. Per l’ennesima volta Toti non si è presentato al confronto. È un brutto segno, per la Liguria, che uno dei candidati alla Presidenza dimostri ripetutamente il suo pubblico disinteresse per le questioni su cui si gioca il futuro della nostra regione, nel caso specifico per gli uomini e per le donne che si occupano di fondamentali temi sociali. Sono stupita e amareggiata da questo comportamento. La Liguria e i suoi cittadini meritano più rispetto e attenzione.  Attenzione e rispetto che devono tradursi in proposte politiche concrete».

La candidata del centro sinistra alla Presidenza della Liguria così ha puntualizzato le sue 3 proposte per il contrasto delle dipendenze patologiche: «1. Istituzione di un “Osservatorio permanente  sulle dipendenze” che coinvolga istituzioni, società civile, mondo della scuola e della formazione, associazioni di volontariato, per mettere in atto operazioni di contrasto alle dipendenze patologiche.  2. Lancio di una campagna di informazione, sensibilizzazione e prevenzione, contro le dipendenze che parta proprio dalle scuole. 3.  Il combinato disposto di autorizzazione affidata anche al Comune, per quanto riguarda l’apertura delle sale giochi, e del piano del commercio che rende possibile vietare, in alcune zone, l’apertura di sale giochi e la presenza di slot machine e videopoker in altri esercizi commerciali ha reso La Spezia la prima città d’Italia quasi interamente impermeabile al gioco d’azzardo. Dobbiamo replicare questo modello virtuoso in tutta la Liguria. Il ruolo della Regione deve essere di indirizzo per favorire politiche di questo tipo».