Grande Guerra: conferenze a Palazzo Beato Jacopo,

Il Centro Studi Jacopo da Varagine, associazione di volontariato di manifesto Grande GuerraVarazze che, per Statuto promuove iniziative culturali, in occasione del centenario dell’entrata in guerra dell’Italia (1915-2015) ha promosso un ciclo di due conferenze per approfondire alcuni aspetti meno usuali, ma non marginali, della storia culturale e socio-economica dei primi decenni del XX secolo dell’Europa.

La prima delle conferenze si terrà sabato 18 aprile, a Palazzo Beato Jacopo, alle ore 16,30 con il titolo: “Pagine di guerra. L’Europa musicale durante la Grande Guerra.”

Il relatore Federico Ferrari, membro da anni del Direttivo del Centro Studi di cui è segretario, è laureando in lettere moderne, curriculum storico, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha approfondito privatamente lo studio della musica ed è da sempre un entusiasta cultore di “musica forte”. ​Nella conferenza presenterà alcune opere musicali, scritte durante il conflitto od in ricordo dei caduti, e i loro compositori (ad esempio Alfredo Casella, Max Reger, Maurice Ravel ed altri).

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Il relatore della seconda conferenza, che si terrà a maggio 2015, è il professor Giovanni Battista Pittaluga, professore ordinario di Economia politica presso il Dipartimento di Scienze politiche (DISPO) dell’Università di Genova dal 1995.  Oltre all’attività accademica, ha anche ricoperto incarichi in prestigiose istituzioni nazionali ed internazionali come il Servizio studi della Banca d’Italia, la Regione Liguria e la Comunità Europea. Recentemente è stato nominato Presidente di CaRiGe Vita Nuova. La sua conferenza, partendo dall’opera di J.M. Keynes The Economic Consequences of the Peace, svilupperà le problematiche sociali ed economiche nate durante il conflitto e le loro evoluzioni in seguito ai trattati di pace.

Insieme al patrocinio della Città di Varazze e della Regione Liguria per l’interesse dei temi proposti dalle conferenze, è stato concesso il Logo dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, tramite il Comitato interministeriale per il Centenario della Prima Guerra mondiale.