A Finalborgo la presentazione del libro “La repubblica dei Matti”

La Repubblica dei matti è un libro sulla storia della psichiatria radicale in Italia (1961-1978) che si legge come un romanzo: perché racconta le vicende, piene di successi, errori, entusiasmo, di uomini e donne che hanno contribuito a trasformare la psichiatria nel nostro paese. Un periodo di tensioni e di radicalità politica ed umana che vale la pena ricordare e ripensare in questo tempo di passioni tristi.


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A lungo nel libro si ricostruisce la storia di Gorizia, il lavoro di Basaglia che trasformò un ospedale psichiatrico in una comunità terapeutica, la risonanza ed il valore di questa esperienza, il clima degli anni sessanta e la risonanza culturale ottenuta in Italia ed all’estero.

Tuttavia La repubblica dei matti non è la biografia di Basaglia, mette in luce ed approfondisce luoghi esemplari della storia della lotta contro le istituzioni totali: Perugia, forse l’esempio perfetto, il laboratorio più avanzato e mai ben raccontato dell’alternativa al manicomio, Parma, Reggio Emilia. Esempi di come la vera alternativa fosse il lavoro nel territorio. Qui si vede davvero come «la malattia mentale non è un problema dei medici», il ruolo decisivo di politici delle amministrazioni provinciali che assumono in prima persona il rischio del cambiamento, e lo portano fino in fondo.

Giovanni Jervis dice che la storia della nuova psichiatria in Italia non è mai stata scritta: JohnFoot ha cominciato a farlo, guardandola dal punto di vista dello storico, non collocabile quindi nelle ideologia e nelle polemiche di quegli anni.

Venerdì 17 aprile, dalle ore 17.00, nella Sala delle udienze del Palazzo del Tribunale a Finalborgo, è possibile riprendere questo discorso e fare molte domande su quanto è successo fino ad oggi.

L’iniziativa, promossa dal Dipartimento di Salute Mentale, dall’Associazione A Cielo Aperto e dal Comune di Finale Ligure, vedrà la partecipazione dell’autore del libro, il prof. Foot, docente di storia contemporanea all’Università di Bristol.

L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza.