Il tedesco John Degenkolb si aggiudica la centoseiesima Milano- Sanremo. Immenso Bonifazio: è quinto

di Sergio Bagnoli – Dopo otto anni gli organizzatori della Gazzetta dello Lampre - Merida 2014Sport hanno deciso di cambiare il palcoscenico finale della “Classicissima di primavera” di ciclismo, la Milano- Sanremo: voltate le spalle al Lungomare Italo- Calvino si è deciso di riportare il traguardo della corsa nella storica Via Roma al fine di cercare di rendere la vita più difficile ai velocisti. Il sogno, però, di rivedere un uomo solo al comando alzare le braccia sotto lo striscione dell’arrivo si è infranto ieri in occasione della centoseiesima edizione di questa corsa monumento.

Ha infatti trionfato con una potente volata finale il tedesco John Degenkolb alla sua prima vittoria in una classica- monumento. Degenkolb ha bissato così il successo di due anni fa del connazionale Ciolek. Dietro Degenkolb si è piazzato il norvegese Kristoff, trionfatore nel 2014: evidentemente la ” Sanremo” è una corsa che gli si addice anche se si sono alla fine rivelati vani gli sforzi del suo gregario Luca Paolini che ha tirato per tutta la salita del Poggio ed ha lanciato la volata finale nella speranza di un trionfo del suo capitano. Terzo l’australiano Michael Matthews, capitano della Orica – GreenEdge.Solamente quarto il ceco Peter Sagan che, forse, gode di una fama superiore a quelle che sono le sue reali possibilità.

Il podio della “Classicissima” ancora una volta parla straniero; si rischia di ripetere il lungo periodo di astinenza per i nostri connazionali che la caratterizzò negli anni sessanta del secolo scorso e fu rotta dalla vittoria di Dancelli nel 1970. All’interno di una situazione allarmante per il nostro ciclismo, un barlume di luce pare però brillare in fondo al tunnel: merito dell’imperiese, vero e proprio ” profeta in patria” questa volta, Niccolò Bonifazio, è nato a Cuneo nel 1993 ma da sempre vive a Diano Marina, giunto quinto e primo degli italiani.

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Bonifazio, c’è da dire, è abituato al tratto finale della “ Sanremo” giacché almeno una volta al mese si allena sulla “Cipressa” e sul “Poggio”, i due strappi nervosi conclusivi della gara Di Bonifazio ha colpito soprattutto l’autorevolezza e la risolutezza con cui ha affrontato la caduta rovinosa del suo capitano della Lampre- Merida Pozzato lungo la discesa del Poggio. Ha quindi accettato di caricarsi sulle spalle le responsabilità della squadra ed ha conseguito un immenso e stupendo quinto posto. Una perla la sua. Sinora Bonifazio, nella sua breve carriera tra i professionisti, già ha vinto due storiche corse come la “Coppa Agostoni” di Legano ed il Gran Premio di Lugano. Il futuro del ciclismo italiano, dunque, passa anche per Diano Marina. Una speranza non solo quindi per l’Italia ma, anche e soprattutto, per l’estremo Ponente ligure che già ha dato allo sport delle due ruote alcuni protagonisti quali Giuseppe Perletto, di Dolcedo, e Mirko Celestino di Andora.