All’Auditorium di Santa Caterina, “Maledetto Peter Pan”

Un altro appuntamento con la stagione teatrale di Finale Ligure, organizzata dal Comune con la direzione artistica dell’associazione Baba Jaga e inserita nel circuito provinciale La Riviera dei Teatri. Sabato 7 marzo, alle ore 21, andrà in scena all’Auditorium di Santa Caterina “Maledetto Peter Pan”, commedia di Michele Bernier e Marie Pascale Osterrieth (dal fumetto “Le Demon de Midi” di Florence Cestac), interpretata da Michela Andreozzi. La traduzione e l’adattamento sono di Carlotta Clerici e Antonella Questa, mentre la regia è di Massimiliano Vado (prevendita Libreria Centofiori, tel. 019.692319).


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Si legge nella presentazione: “Maledetto Peter Pan è un fortunato spettacolo francese. Nasce come un fumetto di Florence Cestac, diventato poi uno spettacolo teatrale grazie all’attrice comica Michele Bernier e alla regista Marie Pascale Osterrieth (e successivamente un film), è un progetto tutto femminile.
A metà tra una commedia, uno stand-up e un monologo, in cui l’attrice porta in scena tutti i personaggi, lo spettacolo nasce dall’idea di raccontare, ridendo fino alle lacrime, un dramma che tutti conoscono: le corna.
Ma non corna qualsiasi, piuttosto quelle generate dalla pericolosissima “Crisi di Mezza Età”, conosciuta anche come “Sindrome di Peter Pan”, una temibile patologia che colpisce gli uomini arrivati alle soglie dell’età matura, che male accolgono il cambiamento, vissuto più come l’inizio della fine.
Come direbbe Piero Angela: “L’esemplare umano maschio, passata la quarantina, è solito abbandonare la sua compagna per rivolgersi verso nuovi pascoli, più verdi, al fine di rinvigorire la sua virilità”. A scapito delle mogli.
“Tu sei la Donna Della Mia Vita, lei è un’altra cosa… è una Fatina!” – dice Lui candido, andandosene via proprio con la suddetta, giovanissima Fatina. E chi resta sul divano a fare i conti con la vita, i bilanci, i figli e soprattutto la Realtà, è Lei: la Moglie, la Donna, la Cornuta che, come prima ipotesi, trova soddisfacente solo quella del suicidio.
La voce (rotta, disperata, cattiva ma sempre esilarante) della protagonista, racconta tutte le fasi dell’Elaborazione del Lutto: la Depressione sul Divano, il Confronto con parenti ed amici (che naturalmente già sanno), la ricerca di un Ex Disponibile alla Consolazione, la feroce Autocritica che sfocia nella Flagellazione. Mille le domande che la protagonista si pone, e noi con lei: cosa fa funzionare una coppia? Perché alcuni restano insieme ed altri no? A che punto sono i rapporti tra uomo e donna? La coppia continua a rimanere un mistero, un tema da aggiornare costantemente perché i ruoli, le abitudini e il linguaggio si evolvono. A tutti gli effetti, “Maledetto Peter Pan” è una istantanea della nostra società e sebbene sia ritratta dal punto di vista femminile, tuttavia non è mai contro il Maschio tout-court, anzi. Non ci sono vittime e carnefici, c’è la vita. E la vita non sa mai dove ci porta: è un viaggio che, comunque vada a finire – le ipotesi restano aperte! – ci regala sempre una nuova consapevolezza”.