I Balneari assemblea straordinaria a Spotorno

Spotorno. Per i Balneari assemblea straordinaria domani, venerdì 20 Bettina BollaFebbraio, alle ore 16:30 presso il Ristorante Bagni Sirio. L’assemblea pubblica è stata convocata dall’Associazione Bagni Marini Spotorno e da Donnedamare «per discutere del problema balneare alla luce della risposta allarmante e del tutto non condivisibile con la quale il Ministero Economia e Finanze ha replicato ad una Interrogazione presentata in X Commissione della Camera dall’On. Enzo Lattuca ed altri Deputati e per fare il punto della situazione a pochi giorni da Balnearia, la fiera di settore, nel corso della quale si terrà l’Assemblea Unitaria dei Sindacati di Categoria».

Durante l’assemblea di Spotorno, nella quale parteciperanno Marco Melgrati (FI) Edoardo Rixi (Lega Nord) Angelo Vaccarezza (FI) e Davide Del Bono capogruppo PD di Spotorno, «verrà ribadito con fermezza che le oltre 1300 famiglie liguri balneari da anni vivono in una condizione di profonda precarietà, poiché non esiste la certezza del diritto (per via dell’abrogazione del diritto di insistenza, dovuto ad un’interpretazione restrittiva della direttiva), che il sistema balneare ligure rappresenta un asse fondamentale del sistema turistico della Liguria, il cui sviluppo parte dalle coste e arriva all’entroterra e che pertanto si necessita di una forte e chiara presa di posizione della Regione nei confronti del Governo, mettendo in pratica atti concreti in modo da assicurare la continuità delle imprese balneari liguri e giocoforza italiane».

Durante l’Assemblea, scrive Bettina Bolla, presidente dell’Associazione Donnedamare, «si raccoglieranno le firme per un Documento da mettere in approvazione durante l’assemblea generale indetta dai sindacati balneari a Carrara Fierre il 24 febbraio 2015, redatto dai balneari della Toscana e da Comitato Salvataggio Imprese e turismo Italiano e si parlerà dei problemi specifici del sistema balneare ligure, partendo dal presupposto che le 1300 famiglie liguri gestiscono altrettante micro-imprese che la Regione ha dovere di sostenere con atti concreti».

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