Rapporto Oxfam sulle disuguaglianze: nel 2015 aumenta la ricchezza dei ricchi e la povertà dei poveri

di Dario Urselli – “I miliardari che hanno interessi nei settori mani mondo intercultura 00farmaceutico e sanitario hanno visto il loro patrimonio netto collettivo crescere del 47% in un solo anno”. È quanto emerge dal rapporto “Grandi disuguaglianze crescono” pubblicato ieri da Oxfam, una della più importanti ONG internazionali che si occupa di aiuto umanitario e progetti di sviluppo.

Secondo Oxfam, entro la fine di quest’anno, l’1% della popolazione mondiale possiederà più del restante 99%. Un dato impressionante da mettere sul tavolo dei lavori del World Economic Forum che avrà luogo la settimana prossima a Davos, in Svizzera, dove centinaia di uomini d’affari, leader politici internazionali, intellettuali e giornalisti si incontreranno come ogni anno per discutere dei grandi temi dello sviluppo economico globale.

1,25 dollari al giorno è la cifra con la quale un miliardo di persone vive in alcune parti del mondo, dove l’esplosione delle disuguaglianze frena la lotta alla povertà e, secondo il Fondo Monetario Internazionale, crea anche un danno enorme alla stessa crescita economica.
Una crescita che, secondo Oxfam, viene pilotata dalle multinazionali attraverso pesanti azioni di lobby, costate oltre 500 milioni di dollari per sostenere certe scelte a Washington e a Bruxelles.

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Winnie Byanyima, ingegnere aeronautica e diplomatica dell’Uganda, oggi direttrice esecutiva di Oxfam International e co-Presidente al Forum, userà tutta l’influenza per chiedere un’azione urgente volta ad arginare la marea crescente della disuguaglianza, partendo da una proposta di contrasto reale all’elusione fiscale delle multinazionali e da una spinta verso l’adozione di un trattato globale di lotta ai cambiamenti climatici.

“Vogliamo davvero vivere in un mondo dove l’1% possiede più di tutti noi messi insieme?, ha detto Winnie  Byanyima. La portata della disuguaglianza è semplicemente sconcertante e nonostante le molte questioni che affollano l’agenda globale, il divario tra i ricchissimi e il resto della popolazione mondiale rimane un totem, con ritmi di crescita preoccupanti”.