Turismo in calo in Liguria nel 2014 a causa dei danni ambientali

di Dario Urselli – Insieme ad Emilia Romagna, Marche e Toscana, la Zuccarello strada 2014-01-17nostra regione è tra quelle che paga di più in termini di perdita di fatturato turistico a seguito dei danni ecologici ed ambientali.
Unioncamere, attraverso il suo Osservatorio Nazionale del Turismo, ha provato a calcolare la perdita del giro d’affari del sistema ricettivo italiano negli ultimi quattro anni per incuria del territorio, arrivando al dato record del 2014 che registra una contrazione media degli incassi del 16,3%.
Oltre alla riduzione dei consumi, anche alluvioni e frane, così come l’inquinamento ambientale, sono cause di diminuzione degli arrivi e delle presenze negli alberghi liguri e italiani.
Secondo Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere, “è l’incuria del territorio a penalizzare di più l’industria turistica. Salvaguardia e controllo della terra sono condizioni imprescindibili, non solo per la sicurezza dei cittadini, ma anche per la valorizzazione di questo straordinario giacimento di ricchezza che ogni anno richiama milioni di turisti”.
Non manca nelle parole di Dardanello un monito a chi ha il potere di fare le scelte: “per questo bisogna intervenire con urgenza affinchè prevenzione e monitoraggio dei nostri 8.000 campanili siano le parole d’ordine alla base di un efficace piano di sviluppo del nostro Paese”.
A registrare risultati negativi sono indistintamente sia le strutture turistiche alberghiere sia quelle extra-alberghiere, con risultati mediamente peggiori nelle regioni del Sud Italia.
A dare una boccata di ossigeno per il prossimo anno ci ha pensato invece ISNART, l’Istituto Nazionale per le Ricerche Turistiche di Unioncamere, che prevede – condizioni climatiche permettendo – un aumento del 5% di turismo incoming proveniente da Australia, Cina e soprattutto Stati Uniti.


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