Direttiva Bolkestein, Melgrati: “i Concessionari Balneari Italiani sono forse figli di un Dio minore?”

«Il presupposto fondamentale è che la “Direttiva Bolkestein” non DEVE Marco Melgrati B1 00riguardare i concessionari balneari perché, da codice della Navigazione, le concessioni balneari sono concessioni di beni e non di servizi. Ho partecipato ieri a una riunione dei concessionari Balneari all’hotel Nettuno a Sestri Levante, dove ho sentito dalla viva voce del Sen. Vito Vattuone del PD raccontare ancora una volta la “favoletta” rassicurante che il Governo farà sì le aste, ma solo per le nuove concessioni, e che le bozze bozza di riordino legislativo, di evidente matrice governativa, che penalizza il settore e priva di qualsiasi concreta prospettiva l’imprenditoria balneare in attivitàbozza di riordino legislativo, di evidente matrice governativa, che penalizza il settore e priva di qualsiasi concreta prospettiva l’imprenditoria balneare in attivitàche circolano, di chiara origine governativa, in realtà non sono figlie di nessuno».
Così dichiara il Capogruppo di Forza Italia in Regione Marco Melgrati che continua: «la verità vera è che il Governo, nei sei mesi di presidenza dell’Italia dell’Unione Europea, non ha fatto nulla per tentare di risolvere questa delicata questione. Anzi, la vertenza non è nemmeno stata portata all’attenzione della Commissione Europea. Se fossero vere le indiscrezioni pubblicate ieri dal Fatto Quotidiano, ci si avvia ad una scadenza delle Concessioni Demaniali a fine 2017 anziché nel 2020, per evitare una nuova procedura di infrazione da parte della Ue, con l’elemosina dell’indennizzo a favore di chi perde il diritto a occupare la spiaggia con il suo stabilimento».
«Credo che il Governo non si sia ancora reso ben conto – attacca Melgrati – della disperazione delle 30.000 famiglie che compongono l’universo dei Concessionari Balneari, a cui tutti hanno fatto promesse ma che nessuno onora. Si tratta di modificare in corso d’opera un “patto”, senza il permesso di uno dei due contraenti; diversamente da quello che è successo in Spagna o in Portogallo, per esempio, Paesi che fanno parte come l’Italia della Comunità Europea. E allora: i Concessionari Balneari Italiani sono forse figli di un Dio minore?».
«Ieri ad un mio Tweet l’on. Maurizio Gasparri, che non è proprio l’ultimo, ha ritwittato: “Forza Italia, solo noi difendiamo i balneari. Il PD tradisce la categoria. Va detto”. E allora credo che ai concessionari balneari, frammentati in più sigle sindacali che non riescono a trovare una coordinazione, e soprattutto non riescono a mobilitare i propri associati in massa alle varie assemblee, non resti, come ho detto ieri, che mobilitarsi per una grande manifestazione nazionale a Roma coinvolgendo tutti i 30.000 concessionari, le loro famiglie, i loro dipendenti, per gridare forte la loro determinazione e la loro disperazione. Attento Governo, che se queste 30.000 famiglie dovessero perdere il lavoro, non succederà in maniera indolore!», conclude Marco Melgrati.