Sindaci del comprensorio ingauno: sottoscritto documento sulla Sanità e Ospedale S. Maria di Misericordia di Albenga

Tutti i Sindaci del comprensorio – ad eccezione di quello di Zuccarello – sindacisalaconsigliarehanno sottoscritto un importante documento sulla sanità, contenente precise richieste relative all’Ospedale S. Maria di Misericordia di Albenga, che verrà inviato all’Assessore regionale Claudio Montaldo e al Direttore Asl2 Neirotti.
Afferma il Sindaco di Albenga Giorgio Cangiano: “sono molto soddisfatto che i Sindaci del comprensorio – a prescindere dall’appartenenza politica – abbiano compreso l’importanza di essere compatti su un tema fondamentale come quello della sanità. Abbiamo concordato di effettuare precise richieste, molte delle quali condivise direttamente con i medici che lavorano in Ospedale, sia per cercare di ottenere in tempi ristretti notevoli risultati a vantaggio della salute dei cittadini, sia per accertare se vi è concretamente la volontà di migliorare e potenziare i servizi del nostro Ospedale”.
“Nel documento abbiamo inoltre stigmatizzato che il depotenziamento dell’Ospedale Santa Maria di Misericordia costituirebbe un grave disservizio che si porrebbe in contrasto con il diritto alla salute e comporterebbe un inaccettabile spreco di denaro pubblico, atteso che tale Ospedale è stato realizzato da soli sei anni comportando un importante investimento. Con i Sindaci, con grande senso di responsabilità, abbiamo evitato di fare scelte propagandistiche. Quello effettuato rappresenta un primo decisivo passo per ottenere un miglioramento della risposta sanitaria per i cittadini, consapevoli del fatto che , solo se agiremo in modo unitario si potranno ottenere risultati concreti”, conclude il Sindaco di Albenga Giorgio Cangiano.


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3 Commenti

  1. L’unica ridicolaggine, un po’ servile, è la frase:
    “Ci rendiamo conto delle gravi difficoltà economiche che la regione deve affrontare inrelazione al tema della sanità e siamo consapevoli che purtroppo alcune scelte eseguite negli ultimi tempi dipendono da un’oggettiva indisponibilitò di fondi”…
    ..del tipo: “scusate se vorremmo scegliere noi il tipo di corda con cui giustamente volete impiccarci”, oppoure: ” ci siamo permessi di disturbarvi ma se non farete niente va bene così, anzi speriamo di non avervi fatto irritare che adesso c’avete le elezioni!”.
    Il resto è il minimo sindacale che poteva essere chiesto. Ma cos’è stà genuflessione..? Siete a chiedere quello che vi aspetta per diritto. Se i soldi se li sono mangiati in altre cose meno importanti della sanità sono affari loro. Noi le tasse le abbiamo sempre pagate.
    eccheccazzzo! Anzì, le hanno pure alzate con la decisione della giunta regionale di abbassare la soglia di esenzione dall’addizionale Irpef fino ai redditi di 27.000 euro annui. Decisione che i piddini regionali hanno pietosamente definito “DOLOROSA” e “..che rattrista tutti e non rallegra nessuno”.
    Grazie a comportamenti accondiscendenti e collaborazionisti l’ospedale è stato ridotto così e adesso avete paura di rivendicare quello che la gente esige con diritto?

  2. Stavolta di storture e penalizzazioni per la sanità pubblica non se ne vedono…strano!
    Ma sono state dimenticate alcune cosette:
    – il ripristino della reperibilità del personale di sala operatoria (che allora fu strategicamente soppressa per poter segare la media complessità chirurgica ad Albenga e DEMOLIRE il reparto facendolo diventare quello che è);
    -la riattivazione dell’ambulatorio ortopedico h12 oltre a una reperibilità che permetterebbe al PPI di poter trattare casi che non finirebbero al DEA;
    -la riattivazione del tecnico reperibile di notte e nei festivi in Laboratorio di Analisi ( che se andiamo a quantificare il costo delle macchinette del Point of CARE, l’assistenza e l’elevatissimno costo dei materiali consumabili, il tecnico di laboratorio sarebbe già bello che pagato..!)
    Per quanto riguarda l’ambulatorio per le visite con Tiket dei pazienti di ortopedia privata, è dal 2012 che se ne parla e intanto, mentre i politicanti si riempivano la bocca di cose propagandistiche come ” sanità pubblica a tutti gli effetti” i pazienti da allora pagano una media di 4/5 visite pre e post operatorie mentre a Pietra nel reparto pubblico sono interamente mutuabili.
    Vogliamo finirla con questa farsa o no?
    Inoltre, nell’ottica (giusta ) di una collaborazione vera tra il DEA e l’ospedale ingauno (cosiddetto “di base” come la Legge concede a questo territorio), queste misure di aggiustamento sono necessarie e ineludibili. Prima o poi in regione si accorgerano che il nostro ospedale ai sensi del decreto degli standard dovrà dotarsi di quelle specialitò che i regionali hanno segato…e dovranno rimetterle dov’erano (chirurgia, ortopedia, anestesia, P.S.).
    Richiedete anche queste cosette e allora sarete credibili.
    Bravo Cangiano stavolta!

  3. Non occorrerebbe ricordare come andò a finire nel 2012 con quel ..”salvataggio” che scaturì da quel documento dei sindaci fatto (o meglio …soltanto “ratificato”) ad Ortovero: estensione dell’attività ai privati con la delibera N. 57 del 23/01/2013 (“fotocopia” del documento) e NESSUN potenziamento dell’ospedale pubblico, anzi!
    Mah!

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