M5S: Interrogazione parlamentare sui Cantieri Rodriguez

“Giovedì 30 abbiamo presentato alla Camera un’interrogazione sui Cantieri Parlamento Aula 01Rodriguez di Pietra Ligure, l’ennesimo tassello di una scellerata politica cementifera regionale che, come abbiamo visto pochi giorni fa, può causare danni inimmaginabili e che permetterà a Colaninno di colare qualcosa come 150.000 metri cubi di cemento su una delle spiagge più belle della provincia di Savona e della Liguria” – così esordisce il deputato del Movimento 5 Stelle, “lo stesso Colaninno delle bad e delle new company di Alitalia tanto per capirci”.


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“Dopo aver goduto degli ammortizzatori sociali per circa 7 anni grazie a una trattativa e la garanzia da parte dell’azienda, ad oggi disattesa, di effettuare tutta l’operazione rispettando i vincoli nell’arco di due anni, a dicembre 2013, dopo più di 6 anni senza essere giunti alla presentazione di alcun progetto di riconversione, l’azienda decide di attivare la procedura di chiusura del sito, richiedendo per il 2014 la cassa straordinaria per chiusura per 12 mesi con opzione di altri 12 mesi, con la messa in mobilità di tutti i dipendenti”.

“Ora le opzioni sono due” – sostiene il consigliere pentastellato pietrese Cutturini, – “O Colaninno restituisce tutti i soldi degli ammortizzatori sociali o cede le aree al Comune di Pietra Ligure e alla cittdinanza”, che non risparmia neanche il primo cittadino Valeriani, “Stante il fatto che quelle sono aree private e la normativa regionale gli permetta di fare scempio del litorale, ci chiediamo come possa legare il suo nome a una speculazione del genere e lasciare questo ricordo alle future generazioni pietresi”.

Conclude Mantero: “il problema delle volumetrie è legato alla questione dei porticcioli e ai vecchi indirizzi regionali datati fine anni 90, come anche per i campi da golf. Senza cemento secondo la Regione che, da decenni sostiene questa scellerata tesi in Liguria non si può realizzare alcuna opera a mare di questo genere contrariamente a quello che hanno fatto nella vicina costa Azzurra. Stesso problema lo abbiamo per gli altri porti tra cui Ceriale in primis o come si può vedere gli scempi edilizi di nuovi porti turistici già realizzati negli ultimi decenni, soprattutto nell’imperiese. Ma la domanda di fondo che ci si deve porre è questa: in periodi di crisi economica e di crolli dei mercati immobiliari, come è possibile sostenere economicamente opere del genere? Da dove arriveranno gli investimenti? E in quale modo?”.