Alluvione Genova, Paita: “senza un provvedimento specifico del Goveno non saremo in grado di ripristinare la normalità”

“Per riuscire a far fronte ai danni molteplici causati dall’alluvione del 9 paitaottobre serve un provvedimento ad hoc che potremmo chiamare provvedimento Genova, tenendo conto che si stimano danni per 250 milioni di euro, di cui 60 milioni solo per le somme urgenze. Senza un provvedimento specifico non saremo in grado di ripristinare la normalità”.
Lo ha detto l’assessore regionale alla Protezione civile e infrastrutture Raffaella Paita, rispondendo così alla scarsità di fondi previsti per la Protezione civile all’interno dello Sblocca Italia. “Sul tappeto ci sono molteplici temi – ha ribadito Paita – la necessità di dare un risarcimento alle famiglie, di rispondere al tema delle infrastrutture per la messa in sicurezza del territorio, in particolar modo per risolvere una volta per tutte la questione del torrente Bisagno e infine bisogna considerare che il nostro territorio ha avuto una quantità di alluvioni in questi ultimi anni senza precedenti”.
Secondo Paita “non possono bastare interventi marginali o specifici, ma serve una norma sul caso Genova per rispondere alle innumerevoli esigenze”. “Fino ad oggi abbiamo dialogato molto positivamente con il Governo – ha detto l’assessore regionale – e non abbiamo motivo di dubitare che ci sia la sensibilità a comprendere il problema. “Come Regione – conclude Paita – abbiamo utilizzato e utilizzeremo tutte le risorse a disposizione anche per far fronte ai danni alle imprese con una certa velocità, come si evince dal bando attivato oggi e da quello che attiveremo nelle prossime settimane, mettendo in campo circa 40 milioni di euro. L’importante è che si capisca che siamo di fronte ad una situazione veramente eccezionale”.


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1 Commento

  1. Dato che siete quasi tutti renziani, più o meno dell’ultim’ora, telefonate al vostro capetto ..no?
    Dov’è il propblema?
    Se invece di stanziare soldi per le funivie e gli impianti di innevamento di Monesi, i sentieri del Beigua, la cinematografia amatoriale, il recupero degli altarini sacri, la connessione dei paesini, gli appalti per il camallaggio degli uffici regionali, etc. etc con fondi FAS o altri, aveste spostato un po’ di quei fondi cambiandogli capitolo (tanto mi pare che in materia di bilancio non vi batte nessuno..), forse qualche lavoretto si poteva fare!
    o no?

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