Con il “caso Riboldi” ancora burocrazia sulle case popolari di Alassio; Melgrati: “chiederò al Presidente di Arte Savona conto delle incresciose situazioni”

«Dopo l’episodio segnalato ieri di malaburocrazia di Arte che vorrebbe Marco Melgrati fpA1sx Mmettere madre e figlio di 4 anni in mezzo ad una strada per la mancanza di un documento impossibile da fornire, nonostante la madre del bambino fosse già ricompresa nell’assegnazione della abitazione popolare e il bambino di fatto sostituisce l’altro figlio dei genitori della ragazza assegnatari, emigrato in Svizzera per lavoro, e quindi si ricompone il nucleo previsto per lo standard di assegnazione», il Consigliere regionale Marco Melgrati, capogruppo di Forza Italia segnala un nuovo caso di eccesso di Burocrazia da parte dell’Agenzia Regionale Territoriale per l’Edilizia ARTE nel plesso di Alassio.
«Mario Riboldi, agli onori delle cronache da tempo per la Sua situazione familiare (moglie disabile e figlia malata), sfrattati dalla abitazione in affitto a Solva, aveva pertecipato al bando per l’assegnazione degli alloggi Di Edilizia Residenziale Pubblica emanato dal Comune di Alassio in data 20.12.2013. A settembre di quest’anno è stata pubblicata la graduatoria provvisoria, che dopo un mese, in assenza di impugnative e contestazioni, è diventata definitiva. La famiglia Riboldi è risultata di gran lunga prima in questa graduatoria, staccando di più di 70 punti (288 contro 213) il secondo classificato. Trascorso un mese appunto dalla pubblicazione della graduatoria (ci sono due alloggi liberi e assegnabili) il Riboldi ha contattato Arte Savona per l’assegnazione. Gli è stato risposto che mancherebbe il certificato energetico dell’alloggio, e che quindi se ne parlerà a dicembre», ricorda Melgrati.
«Per fare un certificato energetico ci vuole mezzora. Se fosse necessario “l’arch. Melgrati” potrebbe produrlo gratuitamente. È incredibile che, nonostante ci sia l’alloggio libero, ci sia la graduatoria definita e operativa, la famiglia Riboldi sia obbligata a vivere in automobile ancora per due mesi, in attesa di un “pezzo di carta” che non ha nessuna rilevanza. Sono queste le cose che fanno perdere la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, conclude Melgrati, che lunedì telefonerà al Presidente di Arte della Provincia di Savona per chiedere conto di questo e dell’altro caso che con un po’ di buon senso potrebbero nel brevissimo trovare una soluzione».


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1 Commento

  1. Molto probabilmente all’Arte non ci sono “dirigenti con le palle ” altrimenti voglio vedere se per rilasciare un ” semplice certificato energetico ” ( roba da prima elementare ) ci vuole tutto questo tempo !
    E Renzi vuole mettere a posto l’Italia ?

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