Albenga, ass. Vespo replica al “tuttologo e censore Ciangherotti”: “Mettere in piazza le condizioni disagiate di qualcuno non mi pare che sia il modo giusto di operare e di fare politica”

di Fabrizio Pinna – Albenga. Trovata nei giorni scorsi una sistemazione comuneper un senzatetto che approfittando dell’estate dormiva sotto le stelle in un giaciglio improvvisato sul lungomare – vicino alle giostre – nella spiaggia comunale di Albenga, come altri, si sa, ogni anno lo trovano invece più appartato nella boscaglia della vicina foce del Centa o in altre zone della città. “Invisibile” più visibile degli altri, il suo caso non ha mancato di creare le passate settimane anche una pubblica polemica “amministrativa”, la quale mostra ancora la sua coda velenosa.
«Non è uno scoop giornalistico e tanto meno un articolo degno di una campagna elettorale l’aver trovato una sistemazione ad una persona senza tetto. Mettere in piazza le condizioni disagiate di qualcuno non mi pare che sia il modo giusto di operare e di fare politica. È questione di sensibilità, di riservatezza, il non voler apparire a qualunque costo, anche quando a pagare sono i più bisognosi», ha puntualizzato oggi in una nota l’assessore alle Politiche Sociali Simona Vespo, stigmatizzando il clamore mediatico pungolato sul caso da un consigliere di minoranza di Forza Italia, Eraldo Ciangherotti.
Una situazione umanamente delicata seguita dal Comune che durava da tempo, ha spiegato l’assessore Vespo, nella ricerca di un punto di mediazione condiviso. Secondo quanto ha sostenuto Ciangherotti, già assessore ai Servizi Sociali durante la precedente Giunta Guarnieri, tuttavia «l’anziano signore preferiva dormire nella spiaggia, piuttosto che accettare la proposta avanzata dall’Assessore ai Servizi Sociali per un ricovero “obbligato” nel genovese, in un territorio a lui completamente sconosciuto. Quando però noi abbiamo insistito presso gli uffici competenti per una sistemazione nell’albenganese, il Sindaco alla fine ha ceduto ed ha accettato la nostra proposta». Troppo inerte su questi problemi l’amministrazione, ha accusato il consigliere di minoranza Ciangherotti: «Se la situazione delle emergenze abitative sta scoppiando, si incrementino ulteriormente gli aiuti economici e le borse di lavoro. L’assessore Vesco “oltre alle trenta famiglie in gravi difficoltà, per le quali ha detto di stare cercando una sistemazione dignitosa e in linea con le loro necessità”, ha dichiarato di aver ricevuto “oltre 200 richieste di aiuto in estate da parte di nuovi poveri”».
«Non ricordo – è la replica dell’assessore Vespo – che lui, il tuttologo e censore Ciangherotti, o la sua Amministrazione si siano distinti nell’operare bene in favore di chi ha bisogno, salvo qualche chiacchiera sui giornali o qualche fotografia. Chi vuol far del bene lo fa in silenzio. È facile parlare adesso, ma questo signore aveva problemi anche quando lui era in carica come assessore e cosa è stato fatto? Del resto se la sua Amministrazione è stata malamente bocciata forse un qualche motivo ci sarà pur stato». «Il nostro intento non è certo quello di voler apparire a qualsiasi costo, ma quello di fare piccoli passi che però portano a buone soluzioni, che anche l’opposizione è costretta a riconoscerci. La buona politica si dimostra con i fatti, non con le parole. Questo significa cambiare verso», conclude Simona Vespo.


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