Albenga: Teknoservice licenzia netturbino; le precisazioni del M5S

di Fabrizio Pinna – Albenga. Dopo il caso dell’aprile scorso che ha tecnoservicefotolasciato a casa una netturbina rea sul lavoro di comportamenti considerati “negligenti”, un nuovo licenziamento da parte della Teknoservice. Com’è noto, ad Albenga non sono mai mancati da parte di cittadini malumori e segnalazioni, lasciate comunque sempre nel generico e nel vago, di lavoratori “scorretti” e poco o nulla professionali che contribuiscono a peggiorare le condizioni di pulizia della città. La lamentela non è nuova – circolava già quando il servizio era affidato ad EcoAlbenga – e la sanzione definitiva sembra essere ora toccata a uno di questi operatori ecologici.
O almeno è proprio questa la motivazione sollevata dall’azienda piemontese per il licenziamento del 48enne di Leca Oscar Cavaterra: «Questo dipendente andava a lavorare in un’azienda agricola privata durante il suo orario di servizio per la nostra impresa. Inoltre smaltiva questi rifiuti agricoli in mezzo alla nettezza urbana del Comune, con costi di smaltimento a carico di Teknoservice, fingendo di averli trovati per strada e trasportandoli con un mezzo della nostra ditta. Il Comune giustamente ci chiede di tenere pulita la città e questi atteggiamenti lassisti si ripercuotono negativamente sul territorio».
La questione è ora in mano agli avvocati delle due parti e probabilmente saranno i tribunali fra qualche mese a dire l’ultima parola sulla legittimità o meno del licenziamento; caso che però in città ha sollevato anche questioni “politiche” essendo Oscar Cavaterra un attivista ed ex candidato del MoVimento 5 Stelle alle ultime amministrative di Albenga. Su questo non sono mancate oggi le puntualizzazioni del M5S ingauno: «In primis – precisano in una nota – in linea con i principi del MoVimento, Oscar ha chiesto l’autosospensione immediata da qualsiasi attività inerente il MoVimento, col fine di distinguere le questioni private dalla sua attività civica e per tutelare al massimo l’immagine del MoVimento. Tutto il gruppo di attivisti ha accolto positivamente tale richiesta, condividendo l’idea che ognuno sia responsabile personalmente del proprio operato, nello specifico si ritiene fondamentale che la giustizia faccia il suo corso dopodiché, collegialmente, gli attivisti prenderanno una decisione a maggioranza sulle scelte da fare al riguardo dell’attivista autosospeso».
«In merito alla divulgazione della notizia sugli organi di stampa», sostengono comunque i pentastellati albenganesi, «si è notata l’ingiustificata volontà di collegare azioni personali al Movimento, che appare un goffo tentativo, a nostro avviso improprio, per “fare notizia”, senza correttamente distinguere i fatti relativi alla vicenda dalle opinioni politiche, anche se legittime. In questa occasione sottolineiamo la differenza sostanziale con le altre forze politiche attraverso la totale assenza, da parte nostra, di una presa di posizione “in difesa” a prescindere dell’attivista e la certezza che, solo con dati oggettivi e verificabili nelle sedi opportune, si potrà formulare un giudizio sulla persona. Infine rinnoviamo il totale impegno da parte di tutti gli attivisti del MoVimento 5 Stelle di Albenga a proseguire il proprio impegno civico».