“Se non si avranno risposte entro la metà di ottobre sulla vicenda dei lavoratori genovesi sottoposti ad amianto, visto che sono 9 anni che queste persone continuano ad essere dimenticate benché tutta Italia e tutti i Governi siano stati messi a conoscenza del loro problema, chiediamo che il Consiglio regionale della Liguria in maniera compatta si trasferisca alle porte del Ministero del Lavoro e con i lavoratori si mette a presidio, anche per intere giornate, fino a quando non verranno date delle soluzioni”. Così dichiarano i consiglieri regionali di Forza Italia Marco Melgrati e Matteo Rosso che questa mattina sono intervenuti durante la riunione con i lavoratori a rischio per aver operato in aziende a stretto contatto con l’amianto, incontro svoltosi durante una sospensione del Consiglio regionale.
I consiglieri regionali spiegano: “è un loro diritto quello di ricevere un’indennità per essere stati sottoposti ad amianto in anni ed anni di lavoro. Molti di questi lavoratori sono già venuti a mancare perché colpiti da tumore alla pleura e tanti altri sono malati. Non i può più tollerare che si posponga ancora il problema e si facciano orecchie da mercanti”.
“Deve esserci – continuano i due esponenti di Forza Italia – la volontà politica di trovare una soluzione la quale passa attraverso una decisione legislativa che a Roma, il Governo centrale ed il Parlamento, devono fare propria. Stiamo parlando di lavoratori che hanno l’unica colpa di aver operato in aziende dove negli anni 70 si stava a diretto contatto con l’amianto e le sue polveri e con le pesanti conseguenze che evidentemente sono sotto gli occhi di tutti ma che queste persone non hanno mancato di ricordarci”.
“Noi siamo dalla parte dei lavoratori e siamo pronti a metterci a totale e completa disposizione di queste persone e delle loro famiglie. A Taranto per quanto riguarda gli operari dell’Ilva la soluzione è stata individuata non si capisce perché i lavoratori genovesi debbano essere trattati in altro modo. In Italia le legge devono essere uguali e valere per tutti”, concludono Melgrati e Rosso.