Più libero di prima: un film racconta la storia di Tomaso Bruno

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di Alfredo SgarlatoAlbenga. Mercoledì 27 agosto presso l’Auditorium San Carlo alle ore 18 si terrà un importante evento a cui tutta la cittadinanza è invitata. Si tratta della presentazione del “crowdfunding”, ovvero della raccolta finanziamenti tramite i potenziali spettatori, allo scopo di realizzare un film “Più libero di prima” che racconta la storia del nostro concittadino Tomaso Bruno, da quattro anni detenuto in India in seguito a un processo farsa.

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A dirigere il film è stato chiamato Adriano Sforzi, regista che ha dimostrato, oltre al proprio talento, la sensibilità per i temi sociali coi suoi precedenti lavori “Jody delle giostre” (David di Donatello 2011) e i precedenti “La delizia del parco” e “Fausto e Nano”. Adriano, che è stato allenatore di Tomaso alla San Filippo Neri, ci spiega: “questo non è un film inchiesta, un Albenga_backstage2film di denuncia. È un romanzo di formazione, la storia di un ragazzo che attraverso un’esperienza terribile è cresciuto ed ha trovato sé stesso e la propria serenità. Ed è una grande storia d’amore, quella di Marina ed Euro Bruno per il figlio”.

La sceneggiatura, scritta da Adriano Sforzi con Federica Iacobelli, è basata sulle lettere che Tomaso scrive dal carcere alla famiglia, ovviamente a penna su carta, poiché l’uso di ogni strumento elettronico gli è proibito. Collaborano al progetto altri professionisti: il direttore della fotografia Marco Ferri, il compositore Daniele Furlati, collaboratore di Giorgio Diritti e Olga Tranchina, allieva di Gianluigi Toccafondo, autrice delle parti in animazione.

Come spiegano i produttori Stefano Perlo di Ouvert e Ivan Olgiati di Articolture, il film ha un costo finale di 10.680 €, tutti ampiamente documentati sul sito www.piuliberodiprima.it . Si può contribuire al finanziamento del film facendo una donazione dal sito https://www.indiegogo.com/projects/piu-libero-di-prima–3 a partire da 5€ in poi. Ogni contributo riceverà un piccolo premio di ringraziamento. Mercoledì alle 18 potremo vedere il trailer del film e saperne di più su come finanziare il documentario, che sarà mostrato nei festival, alle giornate del cinema d’essai di Mantova e, si spera, nei circuiti ufficiali.

2 Commenti

  1. Sull’edificio della Provincia il presidente Vaccarezza ha fatto affiggere uno striscione in favore die due marò ingiutamente prigionieri, anch’essi della giustizizia indiana. Ma se non vad errato, non ha mai speso una parola in favore di Tomaso. Spero che per Vaccarezza non ci siano italini di seria A e di serie B.

  2. Visto il livello di civiltà di quel paese (gli strupri e omicidi di bambine sono all’ordine del giorno) e il conseguente stato della giustizia, più che un film per Tomaso occorrerebbe raccogliere fondi per finanziare un azione di evasione da quell’inferno con l’ausilio di un gruppo di mercenari internazionali, bypassando i canali ufficiali.
    Allo stato attuale e visto come viene condotta dal nostro Paese la vicenda dei due marò, non vedo altro metodo.

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