Pietra Ligure: riportata agli antichi splendori la pala d’altare di Ranzi

di Sergio Bagnoli – Tornerà ufficialmente il prossimo venti di Agosto a troneggiare sull’altar maggiore di San Bernardo abate a Ranzi, piccola frazione del comune di Pietra Ligure, sito nella vallata di Giustenice ed una volta comune autonomo, la pala di ignoto autore ligure del seicento raffigurante il Santo patrono del paese nell’atto di ammansire il Demonio.
Il quadro da qualche anno si trovava ad Imperia presso il laboratorio di restauro Artemisia di Simona Tassone ove, sotto la supervisione degli esperti della Sovrintendenza di Genova, è stato ripulito ed in alcuni particolari minori addirittura ricostruito. Mentore del doveroso atto d’amore verso questo dipinto che da più di trecentocinquantanni decora la chiesa della frazione di Pietra Ligure l’ancor giovane, ha quarantatre anni, parroco Don Fabio Ragusa.

Don Ragusa è giunto a Ranzi da poco più di due anni. Nato a Zurigo in Svizzera, ove molto fiorente è la comunità degli emigrati italiani che nel secondo dopoguerra raggiunsero la Confederazione elvetica in cerca di lavoro, nel 1971, don Fabio è stato ordinato sacerdote il diciassette Dicembre 2011. Assai dinamico, il suo arrivo ha dato una scossa alla piccola comunità di Ranzi che nel passato per più di trecento anni fu eretta in municipalità. Ranzi perdette definitivamente la propria autonomia, infatti, nel 1928 allorché l’allora governo fascista guidato da Benito Mussolini procedette alla revisione amministrativo- territoriale d’Italia facendo scomparire molti piccoli comuni autonomi ed, in cambio, istituendo nuove province.
L’unica entità autonoma di Ranzi da allora rimase la Parrocchia, eretta nel lontano 1615 allorché si stacco da quella di San Michele nella vicina Giustenice. Alla fine del seicento, come accennato, la Parrocchia di Ranzi dedicata a Sant’Antonio Abate, il monaco francese da Claivaux che predicò in tutta la Liguria, che fondò parecchie abbazie in Italia tra cui quella di Chiaravalle Milanese, trovò i fondi necessari per commissionare ad un valente pittore la pala d’altare che oltre a raffigurare il Monaco nell’atto di ammansire il Demonio, ci presenta in qualità di testimoni del fatto pure San Giovanni e San Pietro accompagnai da San Nicola di Bari, patrono della vicina Pietra Ligure.
Giovedì, dunque, dopo il profano appuntamento dedicato al “ Nostralino”, cioè al nettare di Bacco ricavato dalla vite che si coltiva sulle colline del paese, l’attenzione generale di abitanti e turisti sarà catturata da un’atmosfera più raccolta che aleggerà tra i carrugi di Ranzi durante la processione con la statua del Santo che precederà la solenne Messa in chiesa. Tutto ciò in attesa di festeggiare l’anno prossimo i primi quattrocento anni di piena autonomia religiosa della comunità della graziosa frazione pietrese.