Albenga, seconda serata per Terreni Creativi

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di Alfredo Sgarlato – Nella seconda serata di Terreni Creativi, che si svolge al Centro Studi CeRSAA di regione Rollo, il pubblico entra da un passaggio dove alcune ragazze stano distese sulla terra. È il progetto “Terraferma”, ideato da Nuvola Ravera e Francesco Cardarelli, con la collaborazione delle allieve dello stage di Nicoletta Bernardini.

I due artisti immaginavano Albenga come città di mare e si sono stupiti nello scoprirla città prevalentemente agricola. Quindi immaginano unasta’installazione, ovviamente low budget, basata sulla terra e le piante, con proiezioni audio e video legate al rapporto tra queste e l’uomo. Quindi, la seconda parte della “Lunga asta del Santo”, che vede gli spettatori sempre più coinvolti nel gioco-spettacolo lanciarsi in folli rialzi per accaparrarsi le icone, e i due attori Luca Zacchini e Nicolò Belliti, da Castiglioncello, abili a improvvisare a seconda degli eventi, delle azioni del pubblico, e del tempo, ieri stranamente benevolo.

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Pezzo forte della serata lo spettacolo “Sembra ma non soffro”, di Quotidiana.com, ovvero Paola Vannoni e Roberto Scappin, da Rimini. Seconda parte della “Trilogia dell’inesistente”, siamo nei territori che delimitò Ionesco, ovvero la parola aldilà del senso e della situazione. I due, una coppia, stanno seduti in uno spazio minimale e ben delineato, solo a brevi tratti si alzano o si inginocchiano. Parlano quieti, con voce tranquilla, pochi gesti, lui spesso a occhi chiusi. Sembra dicano cose insensate e invece sono profonde. Sono molti seri eppure scatenano la risata.

L’incontro dei temi, che spesso avviene per contrasto, sacro e profano, il ricordo di gioventù e il senso delle cose, le mode e il quotidiano, crea il senso dell’assurdo, cioè della vita. Nel finale colpo di scena: Scappin è il misterioso personaggio che ha comprato un mucchio di santi, e i due spettacoli si contaminano, con gran divertimento del pubblico. Uno spettacolo che ha fatto divertire ma soprattutto pensare, e dà spunto alle discussioni tra i presenti.

manudjLa serata dovrebbe concludersi col concerto di Zip Coed, Giulietta Passera e Hugo, ma l’esibizione salta per un malanno della cantante. Peccato, perché il materiale ascoltato in rete mi aveva incuriosito molto. Tocca a MaNu Dj intrattenere il pubblico con le sue scelte raffinate, geniale il Preludio di Chopin remixato in bossa nova (però datemi pure del moralista, ma io vorrei che non si sentisse mai più “Le vent nous portera”, canzone scritta da uno che ha ammazzato di botte la moglie…). Stasera gran finale con Leo Bassi e Andy Smith, tutto esaurito da giorni.

*Foto di Paolo Moretti