Donazioni: inaugurato il nuovo Ecocardiografo per l’Ospedale di Cairo

È stato presentato oggi, lunedì 4 agosto, il nuovo Ecocardiografo operativo Ecocardiografo cairo1presso la Cardiologia dell’Ospedale S. Giuseppe di Cairo. L’apparecchiatura, del costo di circa 60mila euro, è stata donata dalla Fondazione De Mari.

Proprio alla presenza del Presidente, Roberto Romani, del Segretario Giulio Tarasco, del Sindaco di Cairo, della direzione Generale dell’Asl 2 Savonese si è dato il via all’operatività dell’apparecchiatura.

La nuova strumentazione, nel dettaglio è un ecocardiografo Philips HD15, sostituirà quello attuale giunto a fine esercizio dopo oltre venti anni di attività.

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L’Ambulatorio di Ecocardiografia è una parte importante dell’attività cardiologica dell’Ospedale di Cairo Montenotte.Basti ricordare che nel corso del 2013 sono stati eseguiti oltre 2600 esami sia per pazienti del comprensorio della Valbormida, che provenienti da tutto il territorio provinciale.

Lo strumento è in grado di supportare le più recenti tecnologie per: Esame mono-bidimensionale transtoracico con seconda armonica; Esame Doppler e color Doppler per lo studio dei flussi intracardiaci e la valutazione qualitativa e quantitativa delle patologie valvolari e congenite; Esame Doppler tissutale per lo studio avanzato della cinetica parietale ventricolare sinistra e della emodinamica non invasiva cardiaca.

«Oltre alle descritte applicazioni che consentiranno in condizioni di base una più completa valutazione ecocardiografica del paziente rispetto alle tecnologie sino ad ora utilizzate, per la elevata qualità delle immagini e del software sarà possibile eseguire in modo affidabile esami ecocardiografici speciali quali,ad esempio, l’ecostress farmacologico per lo studio dei pazienti con sospetta o accertata cardiopatia ischemica e l’ecotransesofageo per uno studio di particolare dettaglio delle patologie valvolari, trombotiche, neoplastiche.

L’ ecocardiografo è infatti dotato di un software dedicato per questi protocolli di esame.» spiega il Dott. Paolo Bellotti direttore del Dipartimento di Emergenza dell’ASL 2 savonese.

«Gli esami eseguiti sono archiviati su una memoria solida che consente di memorizzare oltre 500 esami di medie dimensioni e possono essere esportati su memoria esterna sia in formato DVD sia attraverso porta USB».

2 Commenti

  1. La fondazione De Mari si distingue sempre per l’attività filantropica e di aiuto alle istituzioni.
    COme nel caso della donazione in allora dell’emodinamica al Santa Corona… una donazione che scombussolò i piani savonesi. Infatti, Savona aveva già un emidinamica e funzionava H24 pur non essendo un ospedale di 2 Livello. Il risultato fu che ovviamente si risparmiò sul DEA di Pietra facendola funzionare H12/24: UN PARADOSSO PERALTRO IRREGOLARE (casomai avrebe dovuto essere il contrario).Da allora Savona, in barba a qualsiasi normativa di classificazione ospedaliera, sventolando la bandierina di capoluogo, ha sempre visto arricchiere il proprio ospedale con specialità CHE NON COMPETONO A QUEL TIPO DI OSPEDALE, SOPRATTUTTO SE CONSIDERIAMO CHE QUESTI INDEBITI ARRICCHIMENTI SPECIALISTICI SONO AVVENUTO A DISCAPITO DI CHI DOVEVA RICEVERLI CIOE’ IL DEA DI PIETRA. Anche in questo caso mi viene da chiedermi se queste donazioni facciano piacere a chi immagina una sanità AZZERATA A FAVORE DI UN ILLOGICO UNICO OSPEDALE a SAVONA e in preda a frenetici giochi di potere pre-elettorali si affanna a giocare a MOnopoli sanitario.

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