Avvelenamento di colombi a Savona, proteste dell’Enpa: “assenza di progettualità della pubblica amministrazione”

Ennesimo avvelenamento di colombi in centro città a Savona. «Alcune avvel sv 7 14xdecine di piccioni sono morti, dopo dolorose agonie, in via Forni. Ora il comune dovrebbe intervenire per vigilare e bonificare, come obbliga un’ordinanza del ministero della salute, che però a Savona non è mai stata rispettata; il pericolo per persone e bambini che potrebbero venire in contatto con le sostanze disperse è evidente», protesta ‘Enpa savonese: «Animali: quando le autorità che dovrebbero per legge tutelare gli animali e la loro corretta convivenza in città dimostrano invece di perseguitare loro e chi se ne occupa con proposte di regolamentazione punitive, la piccola ma attiva minoranza che odia cani, gatti e colombi, alza il tiro. Oltre all’avvelenamento di ieri in città si sono infatti intensificate le minacce e intimidazioni a danno delle “gattare”».


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«In fatto di colombi è addirittura lo stesso comune fuori legge; sue ripetute ordinanze impongono ai proprietari di palazzi di impedire con appropriati sistemi la nidificazione, la sosta e l’ingresso dei volatili negli edifici. Ogni tanto invece i colombi riescono ad entrare a palazzo Sisto, tra reti di dimensioni inidonee o lesionate, rimanendovi intrappolati ed a volte morendovi miseramente; e gli impiegati, alcuni impietositi e altri disgustati, chiedono proprio ai volontari dell’ENPA di andarli a recuperare ma a volte le operazioni sono spesso impossibili, viste le dimensioni e le altezze dei locali; l’associazione ha quindi più volte chiesto al comune di sigillare correttamete le aperture da dove entrano ma fino ad oggi non c’è stata risposta».

«Il comune poi insiste nel prescrivere il divieto assoluto di dare cibo ai colombi in ogni parte della città, malgrado la proposta dell’ENPA di disciplinarlo in zone idonee, per impedire che si diffondano ovunque, come sta accadendo. La popolazione dei piccioni sta però diminuendo a causa della presenza crescente di gazze, che si cibano delle loro uova; il “problema” dei colombi, irrisolto a causa dell’incapacità e dell’assenza di progettualità della pubblica amministrazione, forse sarà ridimensionato da Madre Natura», concludono gli animalisti.