LA NONNA DEL CORSARO NERO – Intervista a Liliane Plumeri; un viso sconosciuto ad Albenga? O forse no…

di Sandra Berriolo – (Albenga) Liliane Plumeri (Consigliere con delega Liliane Plumeri SB1alla Sportello del Cittadino e Farmacie). Per molti un viso sconosciuto ad Albenga ma scava scava… «Sì sono nata in Francia da genitori siciliani e ho vissuto anche in Sicilia. Siamo di Villalba. Ma son sempre venuta qui in vacanza perché avevamo molti parenti. Poi mi son trasferita quindici anni fa e ho lavorato molto con una zia nel ristorante a Pietra Ligure. Ma ho sempre abitato ad Albenga e l’ho sempre amata perché mi piace».


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E cosa in particolare ti piace? «Di Albenga mi piace tutto: la gente calorosa, il mare che da me non c’era, le montagne, le campagne e l’entroterra; là stacchi la spina, leggi, ti rilassi, ed è simile al mio paese».

Ti piace perché hai dietro la classica grande famiglia del Sud che ti supporta qui. «No, no, i miei familiari più stretti sono in Sicilia. Ormai secondo me non c’è più molta differenza tra famiglie del Nord e del Sud; certo noi magari siamo più numerosi alle feste ma per il resto oramai le famiglie sono miste».

Allora sei un po’ divisa tra su e giù; dove vuoi stare in futuro? «Adesso non abiterei più in Sicilia, al mio paese, perché quando ti sei abituato in un posto più grande poi fai fatica a tornare nel piccolo. Qui mi trovo bene, mi sono integrata bene, ho marito e figlia e conosco tante persone. Certo la famiglia di origine mi manca, per l’appoggio e come punto di riferimento costante».

Ma ti hanno lasciato andare via da sola, lontano, a 18 anni? «Sì certo. A parte che qui facevo le stagioni estive ma ero da parenti, poi i miei mi hanno insegnato valori forti, radicati. Son sempre stata libera nelle scelte, mai legata da vincoli o limiti; comunque mio padre mi ha sempre detto “sei abbastanza giudiziosa per sapere cosa fare”. Mio padre ha circa cinquant’anni, non è il vecchio siciliano di un tempo; qui pensate che in Sicilia siamo ancora agli anni ’50!».

Eh, ma ci vuole anche il carattere giusto: «Beh a me piace ampliare le mie idee e mettermi in gioco. Vedi infatti che prima ho gestito un ristorante per tredici anni e adesso studio scienze infermieristiche. Mi è capitata l’occasione di candidarmi e l’ho fatto. Da piccola ero tranquilla e riflessiva ma non mi è mai piaciuto fare le cose perché sono preimpostate dalla vita o da altri, tipo: studi, ti sposi, fai figli, invecchi e da lì non si scappa, è il tuo destino. No, no».

Quindi che tipa sei adesso? «Cerco di finire le cose; se prendo un impegno, come adesso la consigliera comunale, poi lo porto a temine. Valuto le possibilità che mi capitano nella vita ma, dopo un impulso iniziale di lanciarmi nella cosa, poi divento razionale. Sono ottimista e quindi riesco a superare le difficoltà facilmente. E ti assicuro che la vita di difficoltà me ne ha presentate».

In questo momento quali altri impegni hai oltre allo studio, fare la mamma e la consigliera? «Faccio volontariato alla Parrocchia di Vadino, vado in piscina, organizzo feste con le altre mamme per i nostri bambini. Io non mi spavento ad avere tanta gente in casa o ad organizzare da un giorno all’altro. Ci viene in mente che inizia la Primavera o è Halloween? Bene, ciascuno porta qualcosa e in quattro e quattr’otto in casa arrivano almeno trenta persone».

Hai sogni nel cassetto? «Adesso no, ora sono contenta di quello che ho e che faccio».

Ti piace viaggiare? «Sì, certo. Son stata in America Centrale ma come turista vedi solo il paesaggio, che è pure molto bello ma un po’ monotono. Continuo a preferire l’Italia: ha paesaggi diversi, culture diverse. E il fatto di capirsi con la lingua aiuta a conoscere meglio un territorio. Mi piace in particolare Roma. Mi piacciono tutti i siti storici, mi rilassano e mi fanno pensare a tutte quelle persone che lì hanno vissuto: chissà cosa pensavano, come erano. Per me le vecchie pietre hanno l’anima. Abbiamo da imparare dalla Storia: nel bene e nel male quelli prima di noi ci hanno trasmesso qualcosa, poi sta a noi farne l’uso adeguato».

Dove invece vorresti andare? «In Oriente: Cina, Giappone, India, Dubai…».

L’Oriente, la Storia mi portano alla domanda di rito: come vedi le donne oggi? «Ormai la donna si è integrata; però ha da sudare più di un uomo tra lavoro e famiglia; per quanto un uomo collabori la responsabilità ricade sulla donna. Gli uomini spesso a casa si rilassano, perché sanno che c’è chi pensa alle cose pratiche, chi organizza, chi gestisce i familiari».

rubricasandrahome1Tu invece con cosa ti rilassi a casa? «Ascoltando musica classica. Invece per l’energia ascolto la musica italiana contemporanea, tipo Eros Ramazzotti, Vasco Rossi: ottimi ad esempio per cantare mentre si fanno le pulizie! Tempo fa, che avevo meno da fare, ricamavo: ma ti ci devi concentrare e staccare proprio la spina e adesso non me lo posso più permettere».

Ma sei sempre così positiva? Qual è il tuo colore? «Il giallo perché è solare come credo di essere io! Ma non credere, anche io a volte son delusa da quelli che si rivelano essere diversi da come si manifestano in apparenza. A volte dai tutto e non hai riscontro da parte degli altri. Ma io sono un tipo fondamentalmente fiducioso nelle persone e quindi vado avanti, pensando che anche questo fa parte della vita».

* Foto (SB): Liliane con un… Nero d’Avola, ovviamente

* La Nonna del Corsaro Nero: la rubrica Corsara di Sandra Berriolo

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