Provincia – Le forzature del presidente Vaccarezza. In carica per transizione, scaduto e senza stipendio

Angelo Vaccarezza 2014 01[ M C ]- Le province, così come le conoscevamo non esistono più. Non siamo andati a votare per il rinnovo del consiglio e della presidenza e non lo faremo mai più. In base alle legge Delrio di riforma delle Province, approvata lo scorso aprile, il presidente e la giunta Vaccarezza sono scaduti e resteranno però in carica fino al 31 dicembre 2014. Dunque trattasi di fase transitoria  e dal 12 giugno in poi operano a titolo gratuito –  per garantire il funzionamento dell’ente, accompagnando la definizione dei nuovi organismi – nuovo consiglio e nuovo presidente – che dovranno essere eletti entro la fine dell’anno.

L’attivismo di Vaccarezza si era già fatto notare con le nomine a fine mandato, ma in questi giorni  arrivano addirittura gli aut aut  ai nuovi sindaci, loro sì eletti. L’attivismo di Vaccarezza  appare dunque non solo una forzatura, ma un tentativo di attrarre consensi che lascia, però, il tempo che trova. La legge Delrio, infatti, ha trasformato le Province in enti di secondo grado i cui vertici non sono più eletti direttamente dai cittadini ma dai sindaci e dai consiglieri comunali del territorio provinciale. I nuovi organismi della Provincia sono l’assemblea dei sindaci, il consiglio provinciale – che dovrà essere eletto entro il 30 settembre di quest’anno – e il presidente, eletto dal consiglio provinciale entro il 31 dicembre 2014. Entro la stessa data, inoltre, dovrà essere approvato il nuovo statuto dell’ente.

 Entro l’8 luglio – inoltre –  Stato e Regioni dovranno individuare le funzioni provinciali oggetto di riordino trasferite ad altri enti territoriali ed entro la stessa data, sarà emanato un decreto del governo che stabilirà i criteri per l’individuazione di beni e risorse finanziarie, umane, strumentali e organizzative connesse al trasferimento delle funzioni.

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La legge ha assegnato alle nuove Province, in qualità di enti di area vasta, alcune funzioni fondamentali: pianificazione territoriale, tutela e valorizzazione dell’ambiente, pianificazione dei servizi di trasporto, costruzione e gestione delle strade provinciali, programmazione della rete scolastica, gestione dell’edilizia scolastica, raccolta ed elaborazione dei dati e assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali, controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale, promozione delle pari opportunità.

2 Commenti

  1. Con tutti i danni che ha fatto e che farà nella sua carriera politica ha anche il coraggio di voler essere pagato??

  2. Nota:canche il presidente della provincia è eletto da sindaci e consigliere comunali con voto ponderato in base alpe dimensioni dei comuni rappresentati… Non viene eletto dal consiglio provinciale.

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