Testo unico sul paesaggio, Garibaldi (Ncd) respinge le critiche di Melgrati: “Nessuna stampella alla maggioranza”

Il consigliere Gino Garibaldi (Ncd) sottolinea l’importanza del Testo unico Gino Garibaldisul paesaggio ligure, approvato nell’ultima seduta dal Consiglio regionale, con il voto favorevole della minoranza e la sola l’astensione del gruppo Liste civiche per Biasotti Presidente.


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«Ho votato questa legge – spiega Garibaldi – in quanto ritengo possa aiutare il territorio ligure: consente un notevole snellimento delle procedure burocratiche, ma nel contempo indica come fare al meglio gli interventi, senza arrecare danni all’ambiente». Secondo il consigliere il provvedimento è importante in particolare per l’entroterra: «Assegna importanti competenze ai Comuni che sono gli enti più a stretto contatto con la realtà locale».

L’approvazione della legge, avvenuta con il voto favorevole del centrodestra, ha suscitato polemiche durante la seduta consiliare (vedi qui Corsara 28 5-2014): «Il nostro voto è stato determinante perché la maggioranza in quel momento non aveva i numeri necessari per permettere l’approvazione della legge a causa sua delle numerose assenze dall’aula. – spiega – Per questa ragione personalmente sono stato accusato di essere la stampella della maggioranza: nulla di più falso. Evidentemente all’interno della maggioranza c’erano dissensi e una parte delle assenze erano probabilmente determinate da questo fatto. Per quanto mi riguardo ho votato una legge che reputo giusta e che forse non soddisfa tutta la maggioranza».

Garibaldi aveva presentato in aula diversi emendamenti che sono stati approvati all’unanimità: uno, in particolare, prevede che gli interventi conservativi che comportano alterazione dello stato dei luoghi e dell’aspetto esteriore degli edifici non debbano ottenere un’autorizzazione paesaggistica e essere sottoposti ad un accertamento di compatibilità paesaggistica da parte della Regione.

«In VI Commissione mi ero astenuto proprio perché volevo quelle modifiche che sono state poi introdotte in Consiglio anche in virtù dei miei emendamenti – precisa Garibaldi – In Consiglio, quindi, ho dato il mio voto favorevole ad una legge che nella sua ultima versione fa gli interessi dei liguri».