Caserma dei Vigili del Fuoco di Albenga in degrado, Stefano Mai: Ordine del giorno in Provincia

(fp) – Un Ordine del giorno in favore della Caserma dei Vigili del Fuoco di Stefano Mai 2011Albenga sarà presentato in Consiglio provinciale martedì 27 maggio dal sindaco di Zuccarello Stefano Mai, capogruppo della Lega Nord in Provincia.

La Provincia di Savona è proprietaria dello stabile di Vadino Vadino, per il quale è in essere un contratto di locazione stipulato con il Ministero dell’Interno; il distaccamento VF di Albenga – si legge nell’Odg, è come costituzione il più vecchio della provincia e che, dopo la centrale di Savona, è il quello più “laborioso” dell’intero Comando Provinciale, con una media di 1500 interventi/anno, con la copertura del territorio da Borghetto S.S. ad Andora ed il relativo entroterra, per un totale di 22 comuni.

Ma “la struttura già a prima vista appare in condizioni di degrado strutturale molto avanzato ed ha necessità di adeguamenti che si ritengono indispensabili nonché urgenti”, “l’attuale caserma è stata costruita negli anni 50 e ampliata nei primi anni 80 e da allora non sono stati più eseguiti lavori significativi di manutenzione, adeguamento strutturale, regolarizzazione degli impianti e che gli ultimi interventi hanno riguardato solamente il parziale rifacimento del principale locale servizi igienici/docce e del locale adibito a cucina”.

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Da qui la richiesta per impegnare il Presidente della Provincia di Savona e la Giunta “ad intervenire con sollecitudine, in base alle disponibilità economiche dell’ente e per quanto di competenza, sulla struttura in uso ai Vigili del Fuoco di Albenga”, “a chiedere con determinazione e forza, al Ministero dell’Interno, lo stanziamento di risorse per la sistemazione totale della Caserma” e “ad istituire un tavolo di confronto con tutti gli enti interessati, per individuare eventuali altre soluzioni in moda da riconsegnare al citato Distaccamento la giusta dignità”.

Le principali problematiche riscontrate durante i sopralluoghi:

  • il castello di manovra” presenta significativi distacchi di intonaco, laterizi e fasciame in legno. Tale struttura è fondamentale per l’addestramento del personale ed attualmente l’uso è stato interdetto dal Comando per motivi di sicurezza;
  • l’intera struttura presenta un evidente mancanza di idonea copertura isolante, che ha determinato nel tempo il crearsi di infiltrazioni d’acqua in occasione delle piogge, una consistente dispersione di calore nei mesi invernali ed un elevata temperatura all’interno dei locali durante la stagione estiva;
  • i serramenti, quasi nella totalità in legno, non garantiscono più un adeguato isolamento sia in termini termici che acustici;
  • l’impianto elettrico è stato modificato in seguito ai vari cambi d’uso dei locali e presenta oggi tutti i suoi limiti in termini di praticità, fruibilità d’uso e sicurezza;
  • la cucina e la sala mensa, sono prive di zanzariere e presentano evidenti carenze in termini di protezione dall’intrusione di insetti e topi;
  • la caserma ha lo sbocco su via Piave, via molto trafficata che risulta priva di un’adeguata segnaletica stradale di preavviso, indispensabile per la sicurezza sia dei mezzi VF in uscita che per quelli transitanti sull’ordinaria viabilità;
  • la facciata esterna presenta preoccupanti distacchi di intonaci che hanno anche recentemente coinvolto automobili stazionanti nel parcheggio sottostante, che ora è stato transennato ed interdetto;
  • le ringhiere sono arrugginite ed hanno ancoraggi talvolta precari;
  • la fossa per la manutenzione meccanica dei mezzi è mancante di cordolo di sicurezza e quindi non utilizzabile;
  • è necessaria la tinteggiatura interna;
  • le camerate presentano vistose infiltrazioni d’acqua e serramenti vetusti;
  • i movimenti di assestamento hanno creato, circa dieci anni fa, una vistosa spaccatura che apparentemente è stata monitorata e sulla quale sarebbe opportuno un intervento di tamponatura;
  • l’impianto di riscaldamento è oramai inadeguato alla struttura;
  • il centralino non è adeguato alla reale necessità del nucleo;
  • le serrande dell’autorimessa non hanno dispositivi di apertura/chiusura automatici, che faciliterebbero l’uscita dei mezzi in intervento. La presenza di serrande efficienti è determinante nei mesi invernali quando gelo e intemperie potrebbero causare, come già peraltro avvenuto, gravi danni ai dispositivi antincendio dei mezzi (pompe dell’acqua);
  • una delle serrande dell’autorimessa è rotta e bloccata aperta da circa 3 anni;
  • la maggior parte dell’edificio è sprovvista di impianto di climatizzazione.