Renata Briano (Pd), Francesco Bruzzone (Lega Nord), Marika Cassimatis (M5S), Sergio Cofferati (Pd), Lara Comi (Fi), Susy De Martini (Fi), Gino Garibaldi (Ncd), Alice Salvatore (M5S) a confronto in quattro interviste doppie. Sette i candidati del nord ovest che hanno sottoscritto il documento nazionale con le priorità delle micro imprese; apertura anche da parte di Alice Salvatore, “purché i punti non si rivelino contrari ai programmi locali, nazionali ed europei del M5S”.
Accesso al credito, disciplina fiscale, occupazione e made in Italy: questi i principali temi su cui si sono confrontati otto candidati del nord ovest alle Elezioni Europee del 25 maggio, intervistati ai microfoni di Confartigianato Liguria. Gino Garibaldi (Ncd) a confronto con Francesco Bruzzone (Lega Nord), Alice Salvatore (M5S) insieme a Susy De Martini (Fi), Renata Briano (Pd) affiancata da Marika Cassimatis (M5S) e Sergio Cofferati (Pd) insieme a Lara Comi (Fi).
Quattro di loro (Renata Briano, Lara Comi, Susy De Martini e Gino Garibaldi), insieme ad Alberto Cirio (Fi), Paolo Strescino (Ncd) e Franco Bonanini (Fi), hanno anche sottoscritto il documento di Confartigianato contenente le priorità di sviluppo per le micro e piccole imprese.
Priorità che l’associazione vorrebbe che fossero portate all’attenzione degli organi europei proprio dai candidati alle elezioni: «In un’Europa in cui le Mpmi non solo rappresentano i due terzi dell’occupazione e circa il 60% del fatturato – spiega Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – ma hanno anche creato l’85% dei nuovi posti di lavoro in dieci anni, l’appello del settore artigiano alle istituzioni è quello di focalizzarsi sulle misure più efficaci per ridurre la disoccupazione e migliorare la competitività. L’Europa non deve guardare solo alle multinazionali, ma rafforzare il principio del “pensare anzitutto al piccolo”, sostenendo le esigenze e stimolando la crescita economica delle piccole realtà produttive territoriali».
Una crescita che dovrà coinvolgere anche la nostra regione: per farlo, gli otto candidati punteranno su diverse strategie di sviluppo. C’è chi si propone di aiutare le imprese attraverso una forte “sburocratizzazione” e con la semplificazione nell’accesso ai fondi europei. È il caso, per esempio, di Gino Garibaldi e Alice Salvatore: «Occorre snellire e semplificare le procedure burocratiche – spiega Garibaldi – dare maggiori possibilità di accesso al credito, sfruttare al massimo le opportunità offerte dai bandi europei e lavorare affinché si finanzino progetti europei e internazionali con obiettivi concreti e tangibili». «L’accesso ai fondi europei per le imprese – spiega Alice Salvatore – come quello generato dai versamenti degli stessi parlamentari, è spesso ostacolato da difficoltà burocratiche o dalle stesse banche, che, ricavandone interessi poco vantaggiosi, non aiutano le aziende ad accedervi». Meno burocrazia e semplificazione dei fondi strutturali tra i temi più sentiti anche da Renata Briano, che privilegia il binomio sostenibilità e lavoro: «Non si tratta di due temi in contrapposizione – spiega l’assessore – Le risorse per combattere la disoccupazione si potrebbero ricavare da molti aspetti legati al miglioramento ambientale, come la Carbon Tax e le transazioni finanziarie».
Puntare su territorio e paesaggio è invece prioritario per Marika Cassimatis: «Il turismo è la chiave di volta che potrebbe dare ricchezza e lavoro a giovani e disoccupati: l’Italia e la Liguria in particolare, hanno un patrimonio storico, artistico e culturale che deve essere valorizzato e, con esso, il paesaggio, il territorio e le sue produzioni locali». Produzioni locali che confluiscono nel made in Italy, una delle tematiche che mette tutti d’accordo: «Per valorizzare e difendere le eccellenze italiane – spiega Lara Comi – occorrono tracciabilità e indicazione d’origine, necessarie non solo sul prodotto finale ma anche sulle materie prime con cui questo viene realizzato». «Il nostro made in Italy va tutelato – spiega Francesco Bruzzone – in particolare nei confronti delle merci importate dai Paesi dove la manodopera costa nulla. Ma per aiutare le Mpmi sono necessari anche un miglioramento del prelievo fiscale complessivo e una moneta adeguata al nostro tessuto produttivo». Proprio l’economia è il tema più sentito da Susy De Martini, che attacca soprattutto il sistema finanziario e creditizio: «È assurdo che la Bce applichi tassi all’1% e, successivamente, le banche diano prestiti alle imprese a tassi da strozzini: occorre favorire il finanziamento alle micro e piccole imprese a tassi reali». «L’accesso al credito non solo andrebbe snellito con una forte riduzione della burocrazia – spiega Sergio Cofferati – ma bisognerebbe anche collegare il credito ai risultati: chi è capace di produrre innovazione, dovrebbe ricevere migliori condizioni creditizie. Ricerca e consorzi tra imprese stanno alla base di questo obiettivo, soprattutto in Liguria».
A conclusione delle interviste, un tweet lanciato da ciascun candidato: “Diamoci una mano” è l’appello di Gino Garibaldi, “Difendiamoci da questa Europa”, quello di Francesco Bruzzone. Alice Salvatore dice “Vinciamo noi”, mentre Susy De Martini chiede “Basta sprechi, quote di merito”. Renata Briano e Marika Cassimatis riassumono in poche parole i rispettivi programmi: “Lavoro e sostenibilità non sono in contrapposizione” per l’assessore regionale e “Paesaggio e patrimonio” i due fondamentali dell’esponente del Movimento 5 Stelle. “Io ci sono” è l’appello di Lara Comi, mentre Sergio Cofferati conclude con tre fondamentali: “Futuro, lavoro e diritti”. Di seguito i link alle interviste doppie:
- Gino Garibaldi e Francesco Bruzzone https://www.youtube.com/watch?v=ghH2kWLt8PM
- Renata Briano e Marika Cassimatis https://www.youtube.com/watch?v=gYloa0m_dAk
- Susy De Martini e Alice Salvatore https://www.youtube.com/watch?v=3SPKwqrEZhg
- Sergio Cofferati e Lara Comi https://www.youtube.com/watch?v=CiZqDSABuJo