Appello Enpa: non toccate i piccoli di capriolo… e daino, gabbiano, cornacchia, lepre…

«Per favore non toccate i piccoli di capriolo… e daino, e gabbiano, e CUCCIOLI CAPRIOLOcornacchia, e lepre». È l’ appello lanciato dalla Protezione Animali savonese, anche a nome della Provincia e degli Ambiti Territoriali di Caccia di Savona.

«Anche se sembrano soli, non sono stati abbandonati e non bisogna toccarli e neppure avvicinarli se per caso se ne incontrano, perché la presenza dell’uomo rischia seriamente di compromettere le possibilità di sopravvivenza di questi giovani animali, la cui madre è sempre nelle vicinanze a brucare e torna da loro appena possibile. Per questo è molto importante allontanarsi immediatamente se si vedono nei prati piccoli di capriolo, daino, lepre e cornacchia; e gabbiano sulle spiagge)».

«È alta la probabilità di incontrarli in questo periodo, perché è la stagione delle nascite di queste specie, diffuse in quasi tutte le aree boschive e rurali della provincia. I cuccioli sono difesi dai predatori dall’assenza di odori particolari in grado di attrarli e dal mimetismo del loro manto. Le madri, confidando su queste protezioni naturali dei piccoli, si allontanano temporaneamente da loro, lasciandoli in apparenza soli e indifesi, per alimentarsi, o in caso di pericolo come l’avvicinarsi dell’uomo; ed il loro svezzamento artificiale rappresenta sempre, oltre ad una fatica non indifferente per i volontari dell’ENPA (occorre, tra l’altro, acquistare costoso latte di capra), anche una grossa incognita sul loro futuro che, senza gli insegnamenti e gli anticorpi materni, sono spesso destinati ad una breve esistenza. Il prelievo non autorizzato di fauna selvatica è un illecito penale e quello di caprioli e daini (ma anche cinghiali ed altri animali) è sanzionato con un’ammenda sino a 1.500 euro di competenza del tribunale».

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