Ammortizzatori sociali: in crescita cassa integrazione straordinaria e in deroga

(Roma) – Sono oltre 80 milioni le ore di richiesta complessiva di cassa Pierangelo Raineri Fisascat G00integrazione da parte delle imprese. Questo il dato che emerge dai più recenti rilievi dell’Inps aggiornati al mese di febbraio 2014. Nel dettaglio in relazione allo scorso anno si registra un aumento superiore al 5%, imputabile essenzialmente ad una continua crescita del ricorso alla cassa integrazione straordinaria, con un +16,9% e, soprattutto, alla cassa integrazione in deroga che ha registrato un incremento del 55,6%. L’utilizzo, in risalita, della cassa integrazione in deroga riguarda essenzialmente i servizi e le piccole imprese turistico-commerciali.

“Una ulteriore riprova dello stato di recessione in cui versano le aziende del terziario privato a causa del ristagno della domanda interna che necessita ora più che mai di essere sostenuta”. Così il segretario generale della Fisascat Pierangelo Raineri ha commentato la fotografia scattata dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. La categoria cislina interviene anche nel dibattito sul riordino del sistema degli ammortizzatori sociali in divenire proposto nel Disegno di Legge Delega approvato dal Consiglio dei Ministri nell’ambito della più ampia discussione sulla riforma del lavoro, il Jobs Act del Governo Renzi.

“Se l’obiettivo è realmente quello di assicurare un sistema di garanzie universali e a tutele uniformi per tutti i lavoratori in caso di disoccupazione involontaria, è chiaro che per i lavoratori dei diversi comparti del terziario, da sempre esclusi dai trattamenti di sostegno al reddito ordinari, è necessario pensare anche ad un nuovo sistema – ha dichiarato Raineri – Occorre ripristinare l’opportunità fornita dalla riforma Fornero sulla possibilità di costituire i Fondi di Solidarietà di tipo Bilaterale di origine contrattuale anche con il coinvolgimento dei fondi interprofessionali ai quali affidare il compito di sviluppare politiche attive del lavoro finalizzate alla occupabilità”.

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“Lo scorso anno nei diversi comparti del terziario la crisi si è tradotta con l’avvio di processi di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale e con l’avvio di procedure di mobilità che, solo a livello nazionale per le aziende multilocalizzate, hanno coinvolto oltre 115.000 lavoratrici e lavoratori del commercio, turismo e servizi” ha poi spiegato Raineri. “Occorre definire un sistema di sostegno al reddito strettamente correlato alle specificità dei diversi settori – ha concluso – Il nostro auspicio è quello di essere coinvolti come parti sociali nella rivisitazione della riforma sugli ammortizzatori sociali, riforma che deve viaggiare di pari passo con l’evoluzione degli interventi e delle diverse misure previste dal Jobs Act”.