Liguria: ripristinare la gestione diretta dell’acqua per i Comuni fino a 3 mila abitanti

Durante il Consiglio regionale di oggi è stata approvata all’unanimità la acqua generica A1 00Proposta di deliberazione 105 (iniziativa dei consiglieri Ezio Chiesa, Raffaella Della Bianca, Gino Garibaldi, Maurizio Torterolo) che chiede sia ripristinato l’articolo 148 del decreto legge 152 del 2006, soppresso dalla legge finanziaria del 2010. Un articolo stabiliva che, pur “restando la partecipazione obbligatoria all’Autorità d’ambito di tutti gli enti locali, l’adesione alla gestione unica del servizio idrico integrato è facoltativa per i Comuni con popolazione fino a 1000 abitanti inclusi nel territorio delle comunità montane, a condizione che gestiscano l’intero servizio integrato, e previo consenso dell’Autorità d’ambito competente”.

Attraverso l’articolo 148 il legislatore intendeva introdurre una norma in grado di riconoscere ai Comuni fino a 1000 abitanti, che rappresentano spesso territori economicamente svantaggiati, la possibilità di gestire in proprio il servizio idrico integrato dove l’acqua rappresenta spesso la principale se non l’unica risorsa certa. La proposta di legge alle Camere prevede, quindi, di reintrodurre la norma soppressa, ampliandola ai Comuni con popolazione fino a 3000 abitanti consentendo loro di gestire direttamente il servizio idrico integrato La gestione delle risorse idriche rappresenta, infatti, un enorme patrimonio economico.

Ezio Chiesa (Gruppo Misto-Liguria Viva) ha spiegato che il provvedimento è mirato a dare piena gestione da parte dei Comuni sotto i 3000 abitanti del ciclo idrico integrato. Se il Parlamento nazionale approvasse una legge simile, secondo Chiesa, rafforzerebbe la posizione della Regione Liguria e darebbe impulso alla proposta di legge Realaci, che è in discussione alla Camera in questi giorni e che propone misure a sostegno ai comuni pari o inferiori ai 5000 abitanti. Il testo Realaci era già stato approvato nella passata legislatura alla Camera ma la legislatura si era interrotta prima del suo passaggio al Senato.

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