Sequestro Tirreno Power, Pd: “grandissima preoccupazione”

Il Partito Democratico “segue con attenzione e preoccupazione” l’evolversi Anna Giacobbe 01della vicenda giudiziaria che ha portato oggi all’esecuzione del provvedimento di sequestro degli impianti della Centrale Tirreno Power di Vado Ligure. “Consci e rispettosi del ruolo della magistratura savonese, ci auguriamo che l’inchiesta si concluda con chiarezza e rapidità per dare a tutti, cittadini e lavoratori, un quadro di certezze”, dichiarano in una nota congiunta Giovanni Lunardon (segretario Regionale PD) e Fulvio Briano (segretario Provinciale PD).

“Se come pare le prescrizioni imposte dall’AIA non sono state rispettate dalla società questo rappresenterebbe un fatto grave di fronte all’intera comunità savonese. Di fronte a questi fatti più che mai la politica si deve interrogare sul suo ruolo di governo dei processi industriali soprattutto in una Provincia come quella savonese in oggi colpita da una crisi economica senza eguali”.

“Per questo – anticipano Lunardon e Briano – con l’ausilio dei nostri rappresentanti nelle Istituzioni ci faremo portatori dell’esigenza di fare chiarezza in tempi brevi sulle prospettive dell’impianto chiedendo altresì un intervento urgente del Governo al fine di chiarire le prospettive dell’impianto vadese in un quadro energetico nazionale in oggi non ancora sufficientemente definito”.

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Sulla stessa linea anche l’On. Anna Giacobbe, la quale esprime “grandissima preoccupazione”: “c’è la necessità assoluta, da un lato, che sia verificato, e sanzionato, il rispetto delle prescrizioni che tutelano la salute, dall’altra che sia salvaguardata la continuità di lavoro e di reddito per i dipendenti di Tp e dell’indotto. Inoltre si conferma l’esigenza assoluta che siano definite compiutamente le scelte nazionali di politica energetica, in particolare sui tempi e sui modi del superamento dei combustibili fossili, sulle condizioni di esercizio degli impianti e le garanzie per la popolazione dei luoghi dove sono insediati, su diversificazione delle fonti e costi dell’energia per le attività economiche”.

“Dobbiamo avere tutti grande rispetto del lavoro della magistratura ed insieme guardare avanti, lavorare per soluzioni di prospettiva utili a chi vive e lavora nel nostro territorio. Sono intervenuta oggi sul Ministero dell’Ambiente – conclude l’On. Giacobbe – per verificare le loro informazioni e valutazioni sulla situazione di emergenza in corso e per riavviare un confronto, che dovrà coinvolgere anche altri Ministeri, sulle prospettive di quell’impianto, delle persone che ci lavorano, della salute e della qualità della vita delle popolazioni”.